.jpg?im=Resize,width=375)
Bonus idrico, arriva la proroga per il 2022: come funziona e a chi spetta
Grazie a un emendamento alla Manovra e a un rifinanziamento di 1,5 milioni di euro, prosegue anche per i lavori del prossimo anno l’agevolazione fino a 1.000 euro sotto forma di detrazione fiscale, pensata per favorire il risparmio di risorse idriche. Per chi invece ha effettuato interventi nel 2021, le domande possono essere presentate dall’1 gennaio 2022

Il bonus idrico, l'agevolazione per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio dell'acqua, viene prorogato anche per il 2022. Lo prevede un emendamento alla Manovra, riformulato dopo l'accordo tra maggioranza e governo
GUARDA IL VIDEO: Ultimi ritocchi alla manovra, bonus 110% per tutti
L’emendamento estende al 31 dicembre 2023 l'agevolazione (sotto forma di detrazione fiscale) per chi nel 2022 acquisterà sistemi che consentono di "razionalizzare l'uso dell'acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica per acque destinate ad uso potabile"
La pagina del Ministero della Transizione Ecologica con le FAQ sul bonus idrico
Per il 2023 la misura viene rifinanziata con 1,5 milioni di euro
Bonus idrico 2021, domande al via dall'1 gennaio 2022
Al momento, per il bonus idrico potranno fare domanda dall’1 gennaio 2022 tutti coloro che hanno effettuato lavori dall'1 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021
.jpg?im=Resize,width=335)
Il bonus idrico è un incentivo di massimo di 1.000 euro a cui possono accedere i maggiorenni residenti in Italia, titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, nonché di diritti personali di godimento già registrati alla data di presentazione dell’istanza, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari
.jpg?im=Resize,width=335)
In caso di cointestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, è possibile richiedere il bonus solo dopo aver documentato la dichiarazione di avvenuta comunicazione al proprietario/comproprietario dell'immobile della volontà di fruirne, che dovrà essere compilata sulla piattaforma anche con i dati del proprietario
.jpg?im=Resize,width=335)
Si può richiedere il bonus idrico per la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
.jpg?im=Resize,width=335)
Ma anche per la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
.jpg?im=Resize,width=335)
Non rientrano invece lavori relativi a piatti doccia, bidet, box doccia, lavandini, serbatoi di accumulo, sanitari in resina
.jpg?im=Resize,width=335)
Per ottenere il bonus idrico sui lavori effettuati nel 2021 si potrà presentare richiesta, dall’1 gennaio 2022, registrandosi sulla “Piattaforma bonus idrico”: al momento non è ancora disponibile, ma sarà accessibile, previa autenticazione, dal sito del Ministero della Transizione Ecologica
.jpg?im=Resize,width=335)
Per accedere servirà un’identità digitale, quindi lo Spid o la Carta d’Identità Elettronica