Tim, Luigi Gubitosi si dimette con un accordo da 6,9 milioni di euro

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Il manager ha dato le dimissioni nel corso dell’ultimo cda dell’anno, facendo così posto a Pietro Labriola, già nominato direttore generale. Un passo indietro, si apprende, maturato con l’intenzione di accelerare una decisione sull'offerta Kkr

Luigi Gubitosi si è dimesso da Tim "con effetto immediato, dopo aver raggiunto un accordo con la società che prevede il riconoscimento di un importo (severance) di circa 6,9 milioni di euro (soggetto al claw back da parte di Tim), da corrispondersi entro il 3 gennaio 2022”. Lo riporta una nota, secondo la quale l’intesa prevede la reciproca rinuncia a ogni pretesa in relazione al rapporto di lavoro dipendente, e Gubitosi ha inoltre rinunciato a qualsiasi pretesa nei confronti della società in relazione al rapporto di amministrazione. L'accordo "è conforme alla Politica di Remunerazione di Tim ed è stato approvato all'unanimità dal cda, previo parere favorevole del Comitato Nomine e Remunerazione". Un passo indietro - che fa posto a Pietro Labriola, già nominato direttore generale - maturato nello spirito della lettera con cui Gubitosi aveva spiegato la rinuncia alle deleghe da amministratore delegato e da direttore generale - si apprende da fonti finanziarie - ovvero accelerare una decisione sull'offerta Kkr.

La nota del cda sull’offerta Kkr

Intanto il cda di Tim e il Comitato ad hoc designato per analizzare la proposta di interesse indicativa e non vincolante di Kkr "si impegnano a procedere, con il supporto degli advisor, in maniera tempestiva ed esauriente, in linea con i doveri fiduciari e nell'interesse di tutti gli stakeholders", si legge in una nota al termine del cda. Il Consiglio e il Comitato hanno analizzato la lettera inviata da Kkr il 14 dicembre, "che riflette il contenuto del comunicato stampa". Al momento "sono in corso una valutazione dettagliata" della manifestazione di interesse e "un'analisi comparativa della stessa rispetto ad alternative strategiche e prospettive future della società, mirate a decidere, tra le altre cose, se dare accesso alla due diligence richiesta da Kkr". Intanto il management sta intraprendendo una revisione del piano: "Questo processo è complesso e richiederà dei tempi che in questo momento non sono quantificabili" precisa la nota.

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