I progressi del G20 a guida italiana per l'Empowerment femminile

Economia

Al G20 Empower hanno collaborato attori privati e pubblici per definire la strategia necessaria a valorizzare i talenti femminili nelle aziende.

Nel corso del G20 a presidenza italiana si è svolta la prima edizione del G20 per l’empowerment femminile. Si tratta dell’unico consesso in cui il settore privato e i governi si incontrano per discutere e prendere decisioni che facilitino i progressi delle donne nel mercato del lavoro. D’altronde oggi solo il 38,8 per cento delle donne lavora nel mondo. E ancora peggio accade per i vertici delle aziende: le donne occupano solo il 27 per cento delle posizioni manageriali e solo il 26 per cento dei posti nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa. Per quanto riguarda il vertice delle aziende, appena l’8 per cento delle società Fortune 500.

 

Quest’anno il gruppo G20 Empower, guidato da Paola Mascaro presidente di Valore D, si è focalizzata su tre aree principali: la misurazione dei progressi dell’uguaglianza di opportunità lavorative e di carriera tra uomini e donne, l’abbattimento delle barriere al riconoscimento dei talenti femminili e la formazione delle future leader. I risultati del lungo lavoro sono stati esposti nel comunicato finale del gruppo che è stato presentato ai ministri per le pari opportunità del G20 il 26 agosto scorso e successivamente durante la conferenza finale dei leader mondiali che si è svolta a Roma il 30 e il 31 ottobre. Il primo ministro Mario Draghi, che ha presieduto quest’anno i lavori del G20, ha detto in occasione della presentazione del rapporto del gruppo Empower che “ogni perdita di talento femminile è una perdita per tutti noi”.

 

I lavori hanno portato al risultato della pubblicazione del primo manuale internazionale per la diffusione delle buone pratiche utili a promuovere la leadership femminile. Si tratta del prodotto della collaborazione con la società di consulenza Boston Consulting Group. Tra le best practice si distinguono politiche per attrarre e promuovere talenti femminili, politiche di lavoro flessibili, iniziative per aumentare la consapevolezza del valore della diversità, progetti per la crescita professionale e della leadership. Commentando il risultato, la Ministra italiana per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, ha dichiarato che “la promozione della leadership femminile e delle pari opportunità passa da una rinnovata capacità di collaborazione, a più livelli. Per liberare il talento delle donne, accrescerne la presenza in posizioni apicali e arrivare ad un modello più inclusivo e giusto, a partire dal mondo del lavoro”.

L’Alleanza ha anche costruito, in ogni paese del G20 e nei paesi ospiti, una rete di oltre 400 testimoni nel settore privato. Si tratta di Amministratori Delegati o capi di fondazioni e associazioni che agiscono come sostenitori e promotori della visione, del messaggio e dell’impegno del G20 Empower all’interno delle loro aziende, del loro settore e del loro paese, amplificando l’impatto del lavoro dell’Alleanza. Facendo leva su questa rete, si sta raccogliendo una vasta gamma di best practices che aiutino a capire come promuovere l’avanzamento delle donne in posizioni di leadership nel settore privato.

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