Covid, Adobe e le altre: ecco le decisioni di grandi aziende sui lavoratori non vaccinati
La società californiana ha fatto sapere che i dipendenti statunitensi che entro l'8 dicembre non avranno ricevuto la loro dose di vaccino saranno lasciati a casa senza stipendio. Anche Ibm ha indicato lo stesso termine per concludere il ciclo vaccinale: chi non lo rispetta verrà messo in congedo non retribuito. Altre aziende, come Apple, optano per tamponi rapidi frequenti; altre ancora, come United Airlines, hanno avviato le procedure di licenziamento
Adobe ha fatto sapere che bloccherà lo stipendio dei lavoratori statunitensi non vaccinati. L’azienda californiana è solo l'ultima, in ordine temporale, delle grandi società del settore tecnologico che hanno preso una posizione netta in favore del vaccino in contrasto del Covid-19. Ecco qualche esempio
GUARDA IL VIDEO: Covid, a Londra verso vaccino obbligatorio per medici
Partiamo da Adobe. Un'email della Chief people office Gloria Chen, trapelata e resa nota dalla Cnbc, ha rivelato che i dipendenti statunitensi che entro l'8 dicembre non avranno ricevuto la loro dose di vaccino saranno lasciati a casa, senza stipendio
Adobe, a casa e senza stipendio i lavoratori non vaccinati
Secondo la comunicazione, oltre il 93% dei dipendenti di Adobe con sede negli Stati Uniti ha già ricevuto almeno la prima dose del vaccino: ciò vuol dire che la politica aziendale avrà un impatto su una piccola percentuale della forza lavoro del gigante del software
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
L'email spiega che Adobe richiede l'immunizzazione a seguito dell'ordine esecutivo dell'amministrazione Biden, secondo cui ogni partner e appaltatore del governo deve assicurare che i dipendenti abbiano almeno iniziato il ciclo vaccinale previsto. La compagnia, comunque, ha specificato che prenderà in considerazione le esenzioni mediche e religiose
Covid-19, il vaccino in Italia: DATI E GRAFICI
Anche Ibm, all'inizio di questo mese, ha resa obbligatoria la vaccinazione per i suoi lavoratori: i dipendenti devono aver completato il ciclo vaccinale entro l’8 dicembre. Chi non aderirà, ha comunicato l’azienda, verrà messo in congedo non retribuito. Anche in questo caso saranno prese in esame richieste di esenzione per motivi religiosi e medici
Covid, United Airlines licenzierà 593 dipendenti non vaccinati
Ibm, come Adobe, ha spiegato che la decisione è stata presa dopo l'ordine esecutivo di inizio settembre con cui il presidente Joe Biden ha reso obbligatorio il vaccino anti-Covid per i dipendenti federali e per chiunque collabori col governo, non ammettendo l'alternativa di sottoporsi regolarmente al tampone
Lo speciale coronavirus
Google, Microsoft e Facebook richiedono a tutti i dipendenti di essere vaccinati per tornare nei loro uffici: in alcuni casi, però, sono previsti stipendi più bassi per i lavoratori che decidono di rimanere in smart working
Altre società non impongono l'obbligo di vaccino per i propri dipendenti, ma optano per i tamponi rapidi frequenti. Alla Apple, ad esempio, i lavoratori non vaccinati devono sottoporsi a test giornalieri, prima di entrare in ufficio
Uscendo dal settore tecnologico, c’è poi la linea diversa seguita da United Airlines: la compagnia di volo all’inizio di agosto ha chiesto a tutti i suoi dipendenti negli Stati Uniti di vaccinarsi contro il Covid-19. A fine settembre ha fatto sapere che è stata avviata la procedura di licenziamento per 593 dipendenti che non hanno presentato la prova dell’avvenuta vaccinazione
Un’altra compagnia aerea, la svizzera Swiss, ha già avvertito i suoi dipendenti e annunciato licenziamenti per il personale che non sarà immunizzato entro la fine di gennaio 2022. La società ha fatto sapere che cercherà soluzioni individuali per i dipendenti che avranno un certificato medico che dimostra l’esenzione dalla vaccinazione
In Italia, in cui dal 15 ottobre è in vigore l’obbligo di Green pass per accedere ai luoghi di lavoro, alcune aziende hanno deciso di pagare i tamponi ai dipendenti non vaccinati. È il caso, ad esempio, di NaturaSì, di Acciaierie Italia (ex Ilva), di diverse aziende metalmeccaniche della provincia di Bologna (da Ducati Motor a Toyota Material Handling), di Piquadro