Congedo di paternità: Italia fanalino di coda dell'Europa, ma migliorerà con il Family Act
Come cambia l'astensione dal lavoro da parte del neo papà? La Legge di Bilancio rende strutturale dal 2022 il periodo di 10 giorni, destinato a estendersi a tre mesi con il Family Act. Il Belpaese al momento, secondo un’indagine dello Studio legale Daverio & Florio, è ultimo tra i Paesi dell'Ue, ma con le novità in programma supererebbe Francia, Belgio, Regno Unito, Irlanda e Svizzera
La Legge di Bilancio rende strutturale a partire dal 2022 il congedo di paternità di 10 giorni, che si estenderà a tre mesi con il Family Act. È questa una delle anticipazioni sulla manovra contenuta nel Documento programmatico di bilancio che è stato inviato alla Commissione Europea: il congedo obbligatorio di paternità per i lavoratori neo-papà sarà strutturale dal prossimo anno, per una durata di non meno di dieci giorni
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Secondo quanto stabilito dalla Legge di Bilancio, dunque, i neo papà lavoratori dipendenti potranno usufruire del congedo di paternità nei primi cinque mesi di vita del figlio, indipendentemente che sia naturale, affidatario o adottivo. Tale congedo non è vincolato a quello della mamma
Congedo paternità fino a tre mesi: l'annuncio della ministra Bonetti
Ma il Family Act si prefigge di allungare il congedi di paternità fino a tre mesi. Elena Bonetti, ministra delle Pari Opportunità, ha spiegato che l’aumento, che sarà graduale, ha come obiettivo finale quello di “parificare la responsabilità maschile a quella femminile”
Il congedo facoltativo di un giorno da parte del padre è invece strettamente vincolato a quello della mamma: se la madre rinuncia a un giorno di congedo, ne può dunque usufruire il papà. Per questo congedo facoltativo bisogna vedere che cosa c’è scritto nella manovra
Lo Stato, per rendere strutturale la misura del congedo di paternità, ha stanziato circa 400 milioni
Oggi l’Italia è fanalino di coda in materia di congedi di paternità, ma le correzioni previste permetterebbero al nostro Paese di fare un balzo in avanti, superando Francia, Belgio, Regno Unito, Irlanda e Svizzera. Lo rivela l'analisi realizzata dallo Studio legale Daverio & Florio
Altri Paesi poco “virtuosi” sono Belgio (15 giorni usufruibili entro 4 mesi dal giorno della nascita del figlio), Svizzera (14, pagati all'80%, da prendere entro 6 mesi dalla nascita), Irlanda (10) e Regno Unito (10, ma il padre ha diritto ad altri giorni di congedo che potranno essere presi da quelli spettanti alla madre). In nessuna di queste nazioni i padri raggiungono il livello delle madri. Nei Paesi Bassi il papà ha diritto a un congedo di 7 giorni pagati e a 35 giorni non retribuiti. Questi periodi possono essere “presi” entri i primi 6 mesi dal parto
La Francia ha compiuto il primo passo lo scorso luglio, portando il congedo a 25, di cui 4 giorni sono obbligatori, con retribuzione scalata secondo il tipo di contratto del lavoratore. Anche nel Paese d’Oltralpe i padri raggiungono il livello delle madri
Sono considerati invece Paesi “virtuosi” in materia Spagna (fino a 112 giorni per entrambi i genitori retribuiti al 100%), Svezia (480 giorni, di cui 60 obbligatori per uno dei due e i restanti 420 divisi liberamente nella coppia, remunerati all'80% del salario) e Germania (fino a 1.095 giorni per mamma e papà, con una indennità parentale dallo Stato, per un massimo di 14 mesi combinati tra i due, equivalente a circa il 67% dello stipendio netto con un minimo di 300 e un massimo di 1.800 euro al mese)
L’Europa stabilisce che alla nascita di un figlio entrambi i genitori hanno diritto ad almeno 4 mesi di congedo ciascuno