
Cassa integrazione Covid, nel Decreto Fiscale proroga fino al 31 dicembre 2021
Il Consiglio dei ministri ha approvato il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali fino a fine anno, in attesa di stabilire quali misure in materia di lavoro verranno inserite nella Legge di Bilancio 2022. Si tratta di 13 nuove settimane senza alcun contributo addizionale

La cassa integrazione Covid non si ferma, ma viene prorogata fino al prossimo 31 dicembre 2021. Lo ha stabilito il Consiglio dei ministri, che ha deciso di rifinanziare gli ammortizzatori sociali per rimandare l'impatto della fine del blocco dei licenziamenti
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Il Decreto fiscale concede dunque 13 nuove settimane (tante sono quelle per arrivare fino al 31 dicembre 2021) nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 ottobre. Nove le settimane, invece, a disposizione del settore tessile-moda. La norma è stata voluta dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
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In questo periodo di tempo, non sarà applicato alcun contributo addizionale per quanti hanno esaurito la loro disponibilità a ottobre
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I datori di lavoro costretti a sospendere o a ridurre l’attività lavorativa per eventi riconducibili alla pandemia di Covid-19 potranno dunque presentare domanda di assegno ordinario e di cassa integrazione salariale in deroga per una durata massima di 13 settimane, nel periodo tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2021

Chi opera invece nei settori dell’industria tessile, della moda e delle pelli può a sua volta presentare domanda di trattamento ordinario di integrazione salariale per un periodo di 9 settimane, tra il 1° ottobre e il 31 dicembre 2021

La domanda può essere presentata solo per i lavoratori in forza alla data di entrata in vigore del decreto. Per tutta la durata della fruizione del trattamento di integrazione salariale resta valido il divieto di licenziamento. Non è dovuto alcun contributo addizionale

Nella Legge di Bilancio 2022 dovrebbe essere contenuta la riforma degli ammortizzatori sociali, che dovrebbero essere dunque estesi ad altri settori in crisi

A settembre sono state autorizzate 121,8 milioni di ore di cassa integrazione e fondi di solidarietà. Il 95% delle ore di Cig ordinaria, in deroga e fondi di solidarietà, sono state autorizzate con causale "emergenza sanitaria Covid-19". A rilevarlo è l'Inps. Rispetto ad agosto si è registrato un calo del 41,6% delle richieste, mentre rispetto a settembre 2020 il calo è stato del 51,2%

Dai dati Inps sulla cassa integrazione e il precariato "emergono ancora forti difficoltà nel mondo produttivo", e per questo "serve sostegno con nuovi ammortizzatori sociali e politiche attive". A dirlo è il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, rilanciando la richiesta di prorogare il blocco dei licenziamenti fino a fine anno. "Chiediamo di modificare la norma del recente decreto fisco-lavoro stabilendo che il divieto di licenziamento fino al 31 dicembre sia un divieto assoluto, e non legato all'utilizzo delle nuove settimane di cassa Covid", ha aggiunto

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