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Ita, la nuova Alitalia vola con lo storico marchio

Economia

Simone Spina

La società pubblica, che ha preso il testimone dell’ex compagnia di bandiera, ha comprato il vecchio logo tricolore. La nuova Alitalia è già operativa. Con meno dipendenti e collegamenti. L'obiettivo è rompere col passato e stare in piedi da sola. Molte però le incognite

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Stesso “vestito”, stessa livrea. Ita, l’aviolinea che prende il posto di Alitalia, ha comprato lo storico marchio tricolore per 90 milioni, dopo che la gara per l’aggiudicazione (partita da 290 milioni) era andata deserta nel primo round. Gli aerei della nuova compagnia, operativa dal 15 ottobre, volano quindi con gli storici colori conosciuti da decenni nei cieli di tutto il mondo (LE FOTO DEI PRIMI VOLI ITA).

Stessa sigla (AZ) sui tabelloni degli aeroporti ed è probabile che anche il sito web sarà il medesimo: Ita ha infatti acquistato i domini internet Alitalia.  A far decollare Ita Trasporto Aereo è lo Stato, con una dote di 1,35 miliardi. Flotta più che dimezzata rispetto al vecchio vettore e meno della metà i dipendenti (2800 rispetto agli oltre 10mila).

Si parte con 45 destinazioni, 61 rotte e con l’obiettivo di aumentare entro quattro anni i collegamenti, raddoppiando personale e numero di aerei. In patria saranno assicurati voli in 21 aeroporti, a cui si aggiungono le principali capitali europee e nordafricane, oltre a New York, Tokyo, Boston e Miami. In estate dovrebbero essere raggiunti anche Brasile, Argentina, Washington e Los Angeles.

Nel frattempo, si cerca un partner, cioè un concorrente col quale allearsi per espandere il raggio di azione (si fa il nome di Lufthansa). Si naviga con prudenza perché quello del trasporto nei cieli è un mercato molto competitivo e la pandemia lo ha affossato.

Ita dovrà rompere col passato, il che vuol dire avere i conti in ordine ed evitare salvataggi con fiumi di denaro pubblico (circa 13 miliardi spesi dal 1974). Non erediterà i debiti della compagnia ormai in pensione ma anche senza questa zavorra le incognite restano tante.

Ancora aperti molti dossier: dagli oltre 7mila lavoratori Alitalia in esubero fino alla gestione dei rimborsi di biglietti e voucher per i voli annullati.