L'economia tedesca dopo i 16 anni di governo di Angela Merkel, in quattro grafici

Economia

Lorenzo Borga

I quattro governi di Angela Merkel hanno permesso al paese di raggiungere la più alta crescita del PIL tra i grandi paesi europei. Ma i nodi economici - i tanti lavori part-time, le vecchie infrastrutture e il divario Est-Ovest - restano ancora da risolvere.

Sedici anni di cura Merkel si sono fatti sentire sul paziente Germania. Con la più longeva cancelliera d’Europa alla guida il paese ha superato tre gravissime crisi economiche: quella finanziaria del 2008, quella dell’Euro e alla fine la pandemia. Ciò nonostante, la Germania tra il 2005 e il 2020 è tra i grandi paesi europei quello che è cresciuto di più: il reddito reale pro capite dei tedeschi è aumentato del 18 per cento sotto i quattro governi Merkel, perfino più degli Stati Uniti.

Crescita

La crescita dei redditi dei lavoratori tedeschi è stata spinta soprattutto dalla produttività del lavoro (cioè la loro efficienza, che dipende da diversi fattori) che ha permesso di aumentare i salari rimanendo competitivi nel mercato internazionale. Su questo fronte, purtroppo, il confronto con quanto accaduto in Italia è deprimente.

Produttività

È stato infatti l’export il motore dell’economia germanica. Il paese è il terzo esportatore al mondo ed è leader internazionale nei ricchi mercati delle automobili, della componentistica di veicoli e dei medicinali confezionati. Le riforme dei governi Merkel, quasi sempre composti da CDU ed SPD con l’eccezione dell’esecutivo del 2009 formato con i liberali, hanno permesso ai Länder dell’ex Germania dell’Est di recuperare parzialmente il gap storico con le regioni occidentali, benché ancora non sia stato definitivamente annullato.

Disuguaglianze Est-Ovest

Ma l’aumento generalizzato del benessere ha fatto anche delle vittime. La liberalizzazione dei lavoretti, i cosiddetti minijob, del 2003 e che ha permesso la creazione di milioni di posti di lavoro ha fatto anche esplodere l'occupazione a basso salario e part-time, più frequente in Germania che nel resto dell’Ue.

Disoccupazione

La povertà non è diminuita negli ultimi 16 anni, nonostante l’aumento medio del reddito. E la ritrosia nei confronti della spesa e degli investimenti pubblici (il paese per 6 anni ha perfino chiuso il bilancio in positivo) ha comportato un invecchiamento delle infrastrutture del paese.

 

Nonostante ciò, la locomotiva tedesca è già pronta a ripartire dopo la pandemia: la Germania sarà tra i primi paesi a recuperare i livelli pre-Covid. C'è da starne certi: Frau Angela mancherà alla maggior parte dei dei tedeschi.

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