Il prestito europeo Sure servirà a ripagare la cassa integrazione e le varie spese per sostenere il mercato del lavoro. I soldi dovrebbero arrivare entro fine anno.
Il prestito europeo per ripagare la cassa integrazione e gli altri aiuti ai lavoratori che sono rimasti a casa fa un passo in avanti. La Commissione europea è infatti pronta per raccogliere i soldi sui mercati finanziari con cui alimentare il fondo Sure, prima di occuparsi del Recovery Fund. La raccolta dei 25 miliardi di euro di garanzie nazionali per emettere il debito europeo è infatti terminata. L'Italia di queste ne ha versato poco più del 10 per cento, circa 3,2 miliardi di euro.
Questi soldi rientrano negli aiuti europei contro la crisi economica dovuta alla pandemia. Sky TG24 sta monitorando in questa pagina quanti di questi miliardi - tra Recovery Fund, Bei, Sure e forse Mes - stanno arrivando al nostro paese.
Come funziona il prestito Sure
I soldi saranno poi girati ai paesi europei che ne hanno fatto richiesta, per ripagare anche le spese già sostenute durante l'emergenza. La solidità finanziaria dell'Unione permetterà agli stati di godere di questi fondi a tassi di interesse minori rispetto a quelli con cui potrebbero finanziarsi da soli. Il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha stimato lo sconto in 5 miliardi e mezzo di euro nel giro di 15 anni. L'Italia infatti riceverà dalla Commissione 27,4 miliardi di euro, più di tutti e quasi l'intera somma richiesta dal nostro paese, seguita da Spagna con 21,3 miliardi e Polonia con 11,2. In tutto si tratta di 87 miliardi di euro, poco meno del massimo previsto di 100 miliardi. La somma destinata a ogni paese viene calcolata sulla base dell'aumento repentino della spesa pubblica per misure di sostegno al mercato del lavoro subito dai paesi europei.
Altri paesi, come Francia e Germania, non hanno invece richiesto i fondi anche perché possono farsi prestare i soldi dai risparmiatori a tassi molto vantaggiosi. Infatti a oggi sia i francesi (-0,08) che i tedeschi (-0,3) finanziano il proprio debito a 15 anni a tassi di interesse negativi: ricevono cioè soldi per farsi prestare soldi. L'Italia invece lo fa a pagando l'1,18 per cento.
Per cosa si usano i fondi di Sure?
I fondi potranno essere utilizzati dal governo italiano per finanziare la cassa integrazione da marzo in poi, i bonus per i lavoratori autonomi, lavoratori dello spettacolo, agricoltori e altre categorie, i contributi a fondo perduto per autonomi e imprese individuali, i soldi per il congedo parentale e il voucher baby sitter. In tutto, un conto che al Ministero dell'Economia è già costato circa 50 miliardi di euro.
I soldi europei rimangono però debito pubblico per il nostro paese, che dunque grazie a Sure potrà evitare di emettere 27 miliardi e mezzo di debito italiano a interessi più salati. Ora la palla è nelle mani della Commissione, che deve trovare quasi 90 miliardi sul mercato: un compito non facile per un'istituzione che per ora non ha mai affrontato un compito simile. Il calendario delle emissioni del debito europeo andrà organizzato per non entrare in concorrenza con quelle dei debiti pubblici nazionali.
Secondo le fonti del Ministero dell'Economia sentite da SkyTG24, i soldi dovrebbero arrivare a rate già entro l'autunno e l'inizio dell'inverno.