Come cambierà l'editoria dopo l'emergenza Coronavirus? E quali scenari potrebbero diventare realtà nei prossimi mesi? Durante lo speciale di Sky Tg24 "La forma della cultura" ne abbiamo parlato con due protagonisti dell'editoria italiana, Gianluca Foglia e Laura Donnini. Ecco cosa ci hanno risposto
I libri? "Sono portatori di idee, provocazioni e analisi", certo; ma sono anche "un comparto che dà lavoro a tantissime persone, metà delle quali precarie", alimentando "un mercato che vale circa 3 miliardi di euro, sette/otto volte più grande del cinema, dodici/tredici volte più grande della televisione pubblica e dei quotidiani".
A ricordarlo - durante lo speciale di Sky Tg24 "La forma della cultura" dedicato alle conseguenze della crisi post-Coronavirus nel settore culturale - sono due dei protagonisti dell'editoria italiana: Gianluca Foglia, direttore editoriale del Gruppo Feltrinelli, e Laura Donnini, amministratore delegato di HarperCollins Italia.
I numeri di un settore a rischio
"Non ci si può dimenticare di libri tanto meno in un momento di crisi e di trasformazione così profonda, in cui le idee contenute nei libri sono quanto mai necessarie", spiega Foglia. "I rischi che corriamo sono quelli che abbiamo assaggiati in questi mesi - aggiunge Donnini - Abbiamo perso quasi l'85% delle vendite, molti editori proabbilmente non ce la faranno a riaprire".
Cosa cambierà nei prossimi mesi? Gli scenari
Una crisi che genererà cambiamenti e forse anche qualche opportunità. Difficile ipotizzare cosa cambierà da qui a un anno. Foglia dice di immaginare e sperare che quello dei prossimi mesi "sia un settore vivo, che veda una nuova circolazione di idee, di passioni, momenti di evasione e di riflessione. Dobbiamo lavorare perché questa immaginazione non resti puramente virutale e diventi realtà".
"Tra un anno - nota Donnini - alcune delle abitudini che abbiamo iniziato ad avere in questo periodo si consolideranno, in particolare il digitale. Rimarrà la tendenza a comprare libri online e soprattutto a informarsi". Inevitabile, conclude, che "sarà sempre più diffuso avere autori che faranno dirette Zoom con i propri lettori e che parteciperanno ad eventi virtuali".