Rebus manovra, ritocchi all'Iva o stretta sugli sconti fiscali: lunedì Def in Cdm
EconomiaL'asticella del deficit varia tra 2,1 e 2,2%, con il sogno 2,3, cioè tra 11 e 13 miliardi di flessibilità dall'Ue. Obiettivo prioritario disinnescare l'aumento dell'Iva, per cui ci sono da trovare 23 miliardi
Governo ancora al lavoro per la stesura della nota di aggiornamento al Def, con l’incognita sull’Iva e l’incertezza sulla cifra a cui fissare il deficit. I fari sono puntati sul Consiglio dei ministri di lunedì, 30 settembre, che dovrà approvare la Nota di aggiornamento del Def.
Aumento Iva
L'obiettivo prioritario è disinnescare l'aumento dell'Iva, un’operazione per cui sono necessari 23 miliardi. Ma il governo si scontra ancora con il problema delle risorse. Altro punto critico è l’asticella del deficit: la forbice varia tra il 2,1 e il 2,2%, con il sogno 2,3%, cioè tra 11 e 13 miliardi di flessibilità chiesti all'Ue. Flessibilità che l'esecutivo conta di spuntare a Bruxelles. Non sarebbero ancora state trovate invece le coperture per garantire anche il taglio del cuneo fiscale e una prima tranche di misure per la famiglia, a partire dagli asili nido.
Il nodo risorse
Al ministero dell'Economia i tecnici sono ancora impegnati a definire il quadro macroeconomico che farà da cornice alla prossima manovra ma ancora mancano alcune scelte chiave. Il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri sono entrambi a Roma e al lavoro ma al momento non sarebbero previsti nuovi incontri politici. Il governo punta a raccogliere risorse o da ritocchi alle aliquote Iva o da una stretta sugli sconti fiscali. E poi almeno un miliardo dai tagli ai ministeri. Il Pd intanto spinge per il taglio del cuneo fiscale, e il segretario dem Zingaretti chiede 50 miliardi di euro in 15 anni per investimenti nell'economia verde. Il governatore Visco avverte: "Le misure della Bce sono adeguate, la prudenza è controproducente. Agire sulla spesa, aumentare gli investimenti e ridurre il peso del fisco".