Taglio Iva sugli assorbenti, la Camera boccia l'emendamento: costerebbe 300 milioni

Economia

Stop in Aula alla proposta del Pd di abbassare l'imposta sul valore aggiunto al 5% per il tampone dell'igiene femminile. La presidente della Commissione di Bilancio Ruocco conferma il parere negativo. Dalle opposizioni, Boccia: "Le coperture ci sono"

Stop in Aula alla Camera all’emendamento del Pd alla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali di abbassare l’Iva sugli assorbenti al 5%. Secondo i calcoli della Ragioneria di Stato, il costo per portare l’imposta sul valore aggiunto dal 22% al 10% ammonterebbe a 212 milioni, mentre fissarla al 5% comporterebbe una spesa di oltre 300 milioni. È quanto ha affermato la presidente della Commissione di Bilancio, Carla Ruocco, relatrice del testo, confermando il parere negativo.

Proposta verrà valutata dalla commissione Finanze

La proposta, tuttavia, dovrebbe essere nuovamente valutata dalla commissione Finanze. Ruocco ha ricordato che esiste già un disegno di legge, del presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri, che affronta questo tema. Nel corso dell’esame della manovra, inoltre, c’era stato un tentativo di abbassare l’Iva sui prodotti igienici femminili e anche sui pannolini per i bebè. Ma il rischio di uno stop dall’Unione Europea aveva fatto naufragare la proposta.

Boccia: "Le coperture ci sono, definiamole insieme"

Proteste delle opposizioni prima e dopo il voto. Il deputato Pd Francesco Boccia è intervenuto in Aula prima della sospensione sulla proposta di legge sulle semplificazioni fiscali: “Lo abbiamo chiesto in legge di Bilancio, e avete respinto i nostri emendamenti, lo abbiamo riproposto oggi sulle semplificazioni fiscali: portiamo l'Iva degli assorbenti al 5%, non possono essere considerati beni di lusso. Non c'è nessun problema con l'Europa, - conclude Boccia -  le coperture ci sono, torniamo in commissione Bilancio e definiamole insieme”.

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