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Inps, Tridico: "Reddito di cittadinanza: altro che flop, 950mila domande in due mesi"

Economia

Il presidente dell'Istituto di previdenza, intervistato dal Fatto Quotidiano, promuove come un successo le domande arrivate finora. Annuncia un camper itinerante contro la povertà e su Quota 100 dice: "Misura sperimentale, a fine triennio decideremo"

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Sono 950.000 in meno di due mesi: questo il numero delle domande per il reddito di cittadinanza arrivate finora all’Inps. “Per il Rei, nel primo mese erano  solo 80.000. C'è un tasso di rifiuto del 25%, ma avranno il reddito  circa 750.000 famiglie. E le domande cresceranno ancora. Ricevo mail di persone che per la prima volta si sentono aiutate dallo Stato. Mi ha scritto un ragazzo pieno di entusiasmo: prendeva un Rei da 106 euro, oggi un reddito di cittadinanza da 411”, ha raccontato al Fatto Quotidiano il presidente di nomina gialloverde dell’istituto di previdenza Pasquale Tridico.

“Altro che flop”. Il contributo medio è di 520 euro

Ridare speranza è già una politica attiva del lavoro, ha detto Tridico, respingendo l'ipotesi del flop della misura, “nonostante tutti i tentativi di far passare questo messaggio”. In media, il reddito di cittadinanza pagato, spiega, “è di 520 euro". In Italia ci sono 5 milioni di poveri certificati dall'Istat, ma Tridico spiega che “la legge sul reddito è stata convertita in Parlamento da poco più di un mese. Ci vuole tempo. E la povertà è difficile da raggiungere".

I camper “anti-poveri”

“Ora lanceremo un'iniziativa con camper e gazebo per cercare i poveri là dove sono, dalla stazione Termini alla Comunità di Sant'Egidio, presso le mense. Si chiamerà 'Inps per tutti'. I poveri sono emarginati, molti non sanno neanche cos'è un Caf o un Isee. Li aiuteremo a fare domanda", ha annunciato.

Il confronto Nord-Sud

Il presidente Inps sottolinea anche che il Rei (reddito di inclusione, misura del precedente governo che dal 1 marzo scorso non può più essere richiesto, ndr) aveva il 70 per cento di domande al Sud, il reddito di cittadinanza il 53. La distribuzione nazionale è omogenea”. Secondo il presidente dell’Inps “anche nelle periferie delle zone ricche del Nord ci sono molti poveri che spesso devono pure pagare l'affitto. I poveri nel Sud, invece, dispongono quasi sempre di una casa, infatti la percentuale di chi prende il contributo pieno è bassa.  

Quota 100 “sperimentale”, tra tre anni si deciderà

Sulle 123mila domande per quota 100, meno del previsto, il presidente Inps osserva: "Sono le domande del primo di quattro trimestri. In linea con le attese. La misura è 'sperimentale' per tre anni". Poi, al termine del triennio, “si vedrà se le esigenze che l'hanno determinata saranno cambiate e se andranno studiate altre forme, per esempio 'quota 41'".