Via della Seta, cosa prevede l'accordo Italia-Cina

Economia
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Dopo settimane in cui sono arrivati moniti di Washington, perplessità da Bruxelles e liti tra Lega e M5s, l'esecutivo è pronto a incontrare il presidente Xi e firmare un memorandum. Connettività, porti, autostrade, scambi commerciali i punti chiave

La preoccupazione degli Stati Uniti, le perplessità di Bruxelles e gli screzi al governo tra Lega e M5s, questo il contesto in cui si arriva all’accordo tra Cina e Italia sulla nuova Via della Seta. Il presidente Xi Jinping e Giuseppe Conte firmeranno dunque un memorandum che, assicurano, rappresenterà "un'opportunità" per entrambi i Paesi. Accordi commerciali (circa venti), intese su connettività, porti, autostrade e ferrovie, ma anche gemellaggi tra città e scambi culturali. Ecco cosa prevede l’asse Italia-Cina secondo quanto anticipato da Reuters (LE PAROLE CHIAVE DELL'ACCORDO).

Progetto Via della Seta

In base all’accordo raggiunto, i due Paesi si impegnano a lavorare insieme alla Belt and Road Initiative (BRI), rafforzando così le loro relazioni politiche e i loro legami commerciali e promuovendo la pace regionale e appoggiando le sinergie tra la Via della Seta e le priorità identificate nel Piano di investimento per l’Europa e le reti trans-europee. Questo consentirà inoltre di rafforzare i loro rapporti politici, i loro legami commerciali e gli scambi tra i popoli. I due Paesi si impegnano a rafforzare la collaborazione in un quadro di riferimento aperto, inclusivo ed equilibrato, i cui benefici si estenderanno a tutte le parti, in modo da promuovere nella regione pace, sicurezza, stabilità e sviluppo sostenibile.

L’accordo sui trasporti

Trasporti, logistica e infrastrutture: questi sono i punti principali dell’accordo. I due Paesi si impegnano dunque a lavorare su aree di reciproco interesse come strade, ferrovie, ponti, aviazione civile, porti, energia e telecomunicazioni. Nello specifico, l’accordo prevede che Italia e Cina condividano l’obiettivo di migliorare dei trasporti, affinché siano accessibili, sicuri, inclusivi e sostenibili. I due Paesi si impegnano a collaborare allo sviluppo della connettività delle infrastrutture, tra cui investimenti, logistica e inter-operatività, nelle aree di interesse comune quali ferrovie, ponti, strade, energia rinnovabile, aviazione civile e telecomunicazioni.

Libero commercio

Tra gli obiettivi principali del Memorandum c’è quello della rimozione degli ostacoli al commercio e agli investimenti. Italia e Cina, così, si impegnano a estendere gli investimenti bilaterali, gli scambi commerciali, la cooperazione industriale e quella nei mercati di altri Paesi. L’obiettivo è quello di realizzare scambi e investimenti aperti e liberi, per contrastare il protezionismo. Nell’ambito della Via della Seta, i due Paesi si impegnano a promuovere scambi aperti, liberi, trasparenti e non discriminatori, specie per quanto riguarda appalti e proprietà intellettuale.

Collaborazione finanziaria

In base a quanto scritto sul Memorandum, una delle priorità sarà quella della collaborazione finanziaria: nello specifico è previsto un coordinamento bilaterale sulle politiche fiscali, finanziarie e sulle riforme strutturali”. L’obiettivo è quello di rafforzare e favorire la partnership tra le rispettive istituzioni finanziarie.

Sviluppo e ambiente

Un occhio di riguardo verrà anche dato alla questione ambientale. Un punto dell’accordo, infatti, riguarda la cooperazione allo sviluppo nel rispetto dell’ambiente. Italia e Cina, dunque si impegnano a sviluppare la connettività tramite un approccio sostenibile ed ecologico. Il Memorandum richiede la promozione di sistemi di sviluppo ecologico, circolare e a basse emissioni di carbonio. I due Paesi condividono e sostengono le direttive dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e gli accordi di Parigi sui cambiamenti climatici.

Scambi e collaborazioni tra italiani e cinesi

Infine, uno dei punti del Memorandum condiviso da Conte e Xi riguarda la connettività tra le due popolazioni: Italia e Cina promuovono così gemellaggi tra le città e tra i siti Unesco dei rispettivi Paesi. L’obiettivo in questo caso è quello di promuovere la collaborazione sulla cultura e di conseguenza l’istruzione, l’innovazione, la saluta e l’istruzione senza trascurare il fattore turistico. I due Paesi favoriranno scambi e collaborazione tra le rispettive autorità locali, mezzi di comunicazione, think tank, università e giovani.

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