Le modifiche per i due enti dovrebbero essere incluse nel decreto che introdurrà quota 100 e reddito di cittadinanza. Dopo nove anni torna una gestione collegiale e saranno azzerati gli attuali vertici
Nel futuro di Inps e Inail sembra esserci il commissariamento. È quanto si apprende da fonti vicine al dossier che citano questa strada come l’unica soluzione per superare lo stallo creatosi sulla riforma della governance dei due enti. Il governo potrebbe quindi nominare i commissari subito dopo il varo del decreto che introdurrà quota 100 e reddito di cittadinanza e che includerà anche il ritorno dei consigli di amministrazione per gli enti.
Cda e presidenza
Si procederà dunque alla nomina dei cda (cancellati nel 2010 dal governo Berlusconi-Tremonti) e dei presidenti e non è escluso che saranno gli stessi commissari, come già successo all'Inps con Sassi e Mastrapasqua. Il numero uno dell’istituto per la previdenza, Tito Boeri, è in scadenza il prossimo 16 febbraio. Quello dell’istituto per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, Massimo De Felice, termina il mandato quadriennale il 15 novembre del 2020.