Spesometro 2018, scadenza fissata al 6 aprile

Economia
Lo spesometro è una comunicazione da fornire all'Agenzia delle Entrate (Ansa)

Noto ufficialmente come "Trasmissione delle Comunicazioni dati fatture emesse e ricevute", è un obbligo per partite Iva, imprese ed autonomi. Ecco come va preparato e inviato all'Agenzia delle Entrate

La scadenza del "nuovo Spesometro", che prevede due comunicazioni annuali, è stata posticipata al 6 aprile 2018, rispetto al precedente limite del 28 febbraio. Questo obbligo, introdotto nel 2010 e la cui ultima modifica risale alla legge di bilancio 2017, consiste nella comunicazione in via telematica di un documento che riassume tutte le operazioni per le quali è stata emessa una fattura.

Cos'è

La "Trasmissione delle Comunicazioni dati fatture emesse e ricevute" - meglio conosciuta come Spesometro - è un obbligo a carico dei lavoratori autonomi, delle imprese e delle partite Iva, perché consente all'Agenzia delle Entrate di raccogliere informazioni sulle capacità di spesa dei contribuenti. Con questo strumento, dunque, lo stato ha un'arma per il riconoscimento di eventuali evasori fiscali.

Scadenze e esoneri

La scadenza relativa al 6 aprile 2018 si riferisce alle operazioni fatturate nel secondo semestre del 2017. Sono esonerati dal trasmettere i dati delle fatture i soggetti con regime dei minimi, i soggetti con regime agevolato forfettario, i produttori agricoli delle zone montane e quelli che hanno scelto il regime facoltativo della trasmissione dei dati delle fatture all’Agenzia delle Entrate.

Come compilare il documento

L'Agenzia delle Entrate ha chiarito che la comunicazione deve avvenire mediante un file .xml, che contenga "i dati identificativi del soggetto a cui si riferisce la comunicazione (per le fatture emesse come cedente/prestatore, per le fatture ricevute come cessionario/commettente; i dati delle controparti e, per ognuna, i dati delle operazioni effettuate nel periodo di riferimento". Per la preparazione del documento telematico viene suggerito l'utilizzo di un apposito software di compilazione. Per le fatture inferiori ai 300 euro è possibile fare comunicazioni riepilogative non analitiche; le altre dovranno essere comprensive, per ogni singola fattura, di dati identificativi dei soggetti coinvolti nelle operazioni, della data e dell numero della fattura, della base imponibile, l'aliquota applicata, la tipologia dell’operazione.

La firma elettronica

È importante che il file, prima dell'invio, sia firmato digitalmente. Tre sono i sistemi per compiere quest'operazione:

  • un certificato di firma qualificata rilasciato da una autorità di certificazione riconosciuta

  • il nuovo servizio di firma elettronica basata sui certificati rilasciati dall’Agenzia delle Entrate, disponibile sulle piattaforme Desktop Telematico e Entratel Multifile

  • la funzione di sigillo disponibile nell’interfaccia web Fatture e Corrispettivi.

Un file di comunicazione dei dati fatture, può essere firmato e trasmesso singolarmente oppure può essere inserito in una cartella compressa, in formato zip, contenente più file comunicazione. In questo caso, possono essere firmati i singoli file o anche solo la cartella compressa.

L'invio

Ultimo passaggio per completare lo spesometro 2018 è l'invio. Quest'ultimo potrà avvenire in tre diverse modalità: attraverso la funzione di trasmissione delle Comunicazioni dati fatture, disponibile nell’interfaccia web Fatture e Corrispettivi; attraverso uno dei canali di interazione con il Sistema di interscambio già accreditati per la fatturazione elettronica; oppure con l’accreditamento di un canale di interazione specifico per la trasmissione delle comunicazioni Iva e dei dati fattura.

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