Dal Cipe 5 mld di investimenti: oltre 900 mln per strade e ferrovie
EconomiaApprovati dal comitato per la programmazione economica gli addendum ai piani di cultura e turismo, ambiente, infrastrutture e politiche agricole. Più di un miliardo per la reindustrializzazione
Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha dato l'ok a investimenti pubblici per circa cinque miliardi di euro, con l'approvazione degli addendum ai piani operativi Cultura e turismo, Ambiente, Infrastrutture e Politiche agricole, alimentari e forestali. Si parte da stanziamenti per 934,4 milioni per la messa in sicurezza delle strade, delle ferrovie, di porti, dighe e ciclovie e per il rinnovo del materiale rotabile. Lo rende noto il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, precisando che al Mezzogiorno vanno risorse per 711,8 milioni, al Centro Nord per 225,5.
Un miliardo per la reindustrializzazione
Il Cipe ha disposto inoltre stanziamenti per oltre 740 milioni di euro destinati a centri storici e turismo, e oltre 1 miliardo per la reindustrializzazione del Paese. Altri 250 milioni sono stati destinati alla ricerca scientifica. Gli investimenti approvati dal Cipe rientrano nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 dell'Unione Europea.
Potenziamento viabilità e linee ferroviarie
Le risorse del secondo addendum, sottolinea il ministero dei Trasporti, si aggiungono a quelle del Piano operativo infrastrutture del dicembre 2016, da 11.5 miliardi di euro, e al precedente addendum del 2017, con 5.4 miliardi di euro. La struttura complessiva del secondo addendum ripropone l'articolazione in sei assi tematici: interventi stradali, ferroviari, trasporto urbano e metropolitano, messa in sicurezza del patrimonio esistente, rinnovo del materiale rotabile. In ambito stradale sono previsti interventi per il rafforzamento della viabilità di interesse regionale che costituisce adduzione alla viabilità nazionale. In ambito ferroviario si è proseguito nel potenziamento delle linee ferroviarie di interesse regionale e di collegamento con gli aeroporti alle quali sono stati assegnati circa 120 milioni di euro. Infine sono stati stanziati oltre 60 milioni per il rinnovo del materiale rotabile su gomma e su ferro, per il miglioramento del trasporto pubblico locale.
Destinati 740 mln per 59 interventi in cultura e turismo
Oltre agli stanziamenti per le infrastrutture, 740 milioni di euro saranno destinati al rafforzamento dell'offerta culturale e al potenziamento dei sistemi urbani e della promozione turistica. In tutto sono 59 gli interventi, tra i quali 360 milioni per i centri storici di Napoli, Palermo, Cosenza e Taranto, 10 milioni per la buffer zone di Pompei, 32 per Ostia antica, 20 per il litorale domizio, nel Casertano, 135 milioni per audiovisivo e imprese creative, 55 per il turismo sostenibile. Così, spiega il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, "sale a oltre 4,2 miliardi il valore dei cantieri della cultura".
Stanziato 1 miliardo per la reindustrializzazione
Tra le delibere del Cipe anche “200 milioni per il fondo per il contrasto alle delocalizzazioni e 850 milioni per i contratti di sviluppo: 1 miliardo e 50 milioni per gestire i processi di reindustrializzazione, transizioni e crisi industriali”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda. “La politica industriale di sviluppo rappresentata da Impresa 4.0, dal piano straordinario Made in Italy e dalla Sen - spiega Calenda - viene ora affiancata da una politica industriale di protezione per i lavoratori e le aziende spiazzate da innovazione tecnologica e globalizzazione".
Alla ricerca scientifica 250 milioni di euro
Infine, un totale di circa 250 milioni di euro è stato stanziato dal Cipe per la ricerca: "Oggi abbiamo approvato una serie di misure, trasferendo dei fondi-obiettivi sulla ricerca: dalla genomica all'ageing, ma anche un grande hub per la vita e una grande factory, messa a disposizione per la ricerca di base applicata che si realizzerà all'Istituto Superiore di Sanità con un investimento di circa 140 milioni di euro", ha spiegato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin alla firma del decreto di riconoscimento del carattere scientifico di Irccs al Policlinico Gemelli.