GoPro, la trimestrale delude: il futuro passa da droni e cloud
EconomiaLa società conta di risollevarsi con la action cam Hero5, ma dipendere da un solo prodotto è un rischio. Ecco perché tocca a realtà virtuale e software
GoPro affonda a Wall Street. Nel terzo trimestre la società specializzata in action cam ha registrato un fatturato di 240,5 milioni di dollari e una perdita netta di 60 centesimi per azione. Rispetto allo stesso periodo di un anno fa, quando le vendite avevano toccato i 400 milioni, il calo sfiora il 40%. Una performance che delude le già striminzite stime degli analisti: i mercati si attendevano infatti 314 milioni di fatturato e un rosso di 36 centesimi per azione.
L'andamento del titolo - Il titolo ha reagito con una picchiata del 30%, che ha bruciato in pochi minuti 250 milioni di dollari e portato la capitalizzazione di GoPro sotto la soglia del miliardo di dollari. Le azioni hanno poi recuperato parte del terreno perso, chiudendo la seduta con un passivo del 7%. Il titolo ha perso quasi un terzo del proprio valore nell'arco dell'ultimo mese. Colpa di un 2016 che, fino a settembre, è stato privo di novità commerciali. E di prospettive ancora nebulose.
I nuovi prodotti – Sul trimestre, infatti, ha pesato l'assenza di nuovi prodotti. La presentazione della Hero5, l'ultimo esemplare della action cam sulla quale si fonda il business del gruppo, è arrivata solo il 19 settembre. Stessa data anche per Karma, il primo drone prodotto dalla società. In entrambi i casi l'impatto sui conti del trimestre è stato nullo. Basteranno per risollevare le sorti di GoPro? Secondo il ceo e fondatore Nicholas Woodman, sì: “Guardando al 2017, ci aspettiamo di tornare all'utile, trainati dai nostri nuovi prodotti”.
Il mercato delle action cam – Finora GoPro ha potuto godere dei vantaggi derivati dall'aver creato un mercato (quello delle action cam) diventandone il protagonista. Un mercato che però adesso ha almeno due problemi. Primo: i concorrenti si sono moltiplicati, con offerte diverse per qualità, dimensioni e prezzi. Secondo: il ricambio del prodotto è più lento. In altre parole: perché comprare una Hero5 se la Hero3 è ancora soddisfacente?
Prospettive e incognite - Queste incognite hanno convinto Woodman a diversificare, investendo in due direzioni: droni e realtà virtuale. Karma, il primo “oggetto volante” di GoPro, costa tra i 799 e i 1099 dollari (a seconda delle versioni). Ma deve affrontare una forte concorrenza, a partire da DJI: il leader cinese del mercato si prepara a lanciare un nuovo drone il 15 novembre. Per quanto riguarda la realtà virtuale, GoPro ha lanciato Omni, videocamera per i video a 360 gradi. Il prezzo (5 mila dollari) dice già che il target è rappresentato dai professionisti di video e fotografia. Un pubblico circoscritto, che limita l'impatto sul conto economico. Resta allora da ampliare il settore dei servizi. La società ha già lanciato GoPro Plus, un servizio (disponibile con un abbonamento mensile) che consente di conservare ed gestire foto e video in cloud. Più software per sostenere l'hardware: una strada già indicata dal ceo Woodman lo scorso anno.