Continuano le polemiche dopo l'aggressione ai due manager della compagnia francese da parte di un gruppo di lavoratori che protestava contro i tagli. Il presidente: "Conseguenze sull'immagine" del Paese. Il premier: "Nulla può giustificare queste azioni". Aperta indagine
Quelle contro i manager di Air France sono "violenze inaccettabili" che "ledono l'immagine" della compagnia. Dopo il violento attacco di alcuni lavoratori contro due dirigenti del gruppo francese, per protesta contro il piano di tagli, sulla questione interviene anche il presidente Francois Hollande. E le polemiche, con le immagini che hanno fatto il giro del mondo, non si fermano. I principali sindacati del Paese, pur condannando le aggressioni, auspicano un intervento del governo contro i licenziamenti. Il premier francese Manuel Valls chiede “sanzioni pesanti”. Il tribunale di Bobigny apre un’indagine. E i media locali parlano di licenziamento per i responsabili dell’assalto.
Hollande: “Violenze inaccettabili” - Il presidente Hollande ha rotto il silenzio sull'aggressione dei manager di Air France e ha parlato di violenze "inaccettabili", che possono avere "conseguenze sull'immagine, sull'attrattività” della compagnia aerea e di tutto il Paese. Le foto dei due dirigenti con la camicia in brandelli, infatti, campeggiano sulle prime pagine di giornali internazionali come il Financial Times, El Pais o l'International New York Times. "Il dialogo sociale è una cosa che conta”, ha aggiunto Hollande.
Valls chiede “sanzioni pesanti” - Una ferma condanna del gesto, definito da “codice penale”, è arrivata anche da Manuel Valls. Il premier francese, che già ieri si era detto “scandalizzato per le violenze inaccettabili”, ha incontrato i manager aggrediti nella sede di Air France-Klm, all'aeroporto parigino di Roissy Charles-de-Gaulle, e ha espresso il suo “pieno sostegno” alla direzione. “Ci vorranno sanzioni pesanti per chi si è macchiato di tali atti – ha detto Valls –. Nulla può giustificare queste azioni, sono l'opera di canaglie, la giustizia dovrà identificare chi si è macchiato di queste violenze inammissibili, inqualificabili”. E ancora: “Hanno voluto aggredirli, colpirli, hanno cercato di umiliarli. Air France è sotto choc, come tutta la Francia”.
I sindacati chiedono l’intervento del governo - Oltre ai manager, il premier francese ha incontrato anche le parti sociali. “Non dobbiamo confondere sindacati e sindacalismo con quello che è successo”, ha detto Valls. Condannano le aggressioni anche i principali sindacati rappresentati nel gruppo Air France-Klm. Chiedono, però, al governo francese di intervenire e scongiurare i licenziamenti nella compagnia (taglio di 2.900 posti nel quadro del piano di rilancio “Perform 2020”), prendendo "un impegno forte" per il “suo riassetto". “Solo un progetto industriale fondato su uno sviluppo ambizioso potrà suscitare l'adesione dell'insieme dei dipendenti Air France", scrivono in una nota comune, ricordando che lo Stato è azionista al 17% della compagnia.
Aperta indagine - Il tribunale di Bobigny, intanto, ha aperto un’indagine dopo che Air France ha sporto diverse denunce, tra cui “violenze aggravate" e "danneggiamenti". Secondo alcuni media francesi, i responsabili delle aggressioni verranno licenziati non appena saranno formalmente identificati. Xavier Broseta, il capo delle risorse umane costretto a scavalcare le barriere a torso nudo per sfuggire ai lavoratori inferociti, si è detto "deluso" e "scioccato" per l'accaduto. Sempre secondo indiscrezioni di stampa, sarà sostituito da Gilles Gateau, uno dei fedelissimi di Valls. Il cambio della guardia sarebbe stato deciso prima delle aggressioni e non sarebbe conseguenza diretta dei fatti di ieri.