Grecia, le condizioni per avere il terzo salvataggio

Economia
Jean Claude Junker e Donald Tusk alla conferenza stampa dopo l'Eurosummit (Getty Images)

Il ritorno della Troika, la creazione di un fondo per asset statali e 4 riforme da approvare entro mercoledì, tra cui quelle su pensioni e Iva. Sono questi i punti chiave imposti dall’Europa ad Atene per ottenere gli oltre 80 mld dell’accordo. SCHEDA

Tre giorni per attuare quattro riforme, il ritorno della Troika ad Atene, la creazione di un fondo dove confluiranno asset statali che saranno “monetizzati” per generare 50 miliardi di euro che andranno a ripagare il debito Esm. Sono queste le tre condizioni chiave (GUARDA LO SKYWALL) dell’accordo raggiunto all’unanimità dall’Eurosummit dopo 17 ore di riunione (IL TESTO). L’intesa consentirà  di far partire il programma di aiuti per il terzo salvataggio della Grecia, per un importo di 82-86 miliardi. In cambio, l’accordo apre ad un “riscadenzamento” del debito, ma solo quando saranno attuate tutte le richieste. Ecco in cosa consiste il piano che ha evitato la Grexit.

Le riforme - Per recuperare la fiducia, il Governo greco deve far approvare entro mercoledì in Parlamento la riforma dell'Iva, l'abolizione delle baby pensioni, assicurare l'indipendenza dell'ufficio di statistica, creare il “Fiscal Council” previsto dal Fiscal Compact per controllare i bilanci. Entro il 22 devono passare anche l'adozione del Codice di procedura Civile e la direttiva di risoluzione delle banche (BRRD) che vieta l'intervento degli Stati nelle banche. Nel medio termine deve prevedere misure più dure sul mercato del lavoro come l'introduzione dei licenziamenti collettivi e l'abolizione della contrattazione collettiva. E deve 'depoliticizzare' la p.a., ovvero svuotarla dei membri di Syriza che ora la occupano. Infine, deve compensare o abolire le riforme attuate dal Governo in questi mesi, ad eccezione di quelle umanitarie. Tutte le riforme saranno monitorate dalla Troika, che torna ad Atene.

Il fondo per il debito - Si tratta del punto più controverso su cui Tsipras si è battuto fino alla fine, evitando almeno che fosse messo in Lussemburgo. Avrà sede in Grecia e sarà gestito assieme alle istituzioni europee. Ci finiranno asset statali che saranno privatizzati o 'monetizzati' in altro modo, fino a generare 50 miliardi di euro, 25 dei quali andranno a ricapitalizzare le banche e il resto ad abbattere il debito con l'Esm.

Oltre 80 miliardi di aiuti - In cambio di queste misure, Atene avrà l'ok al terzo salvataggio da 82-86 miliardi di euro dell'Esm, più un'apertura a 'riscadenzare' il debito, ma solo quando tutte le misure saranno attuate. Nel frattempo, le sue esigenze finanziarie (7 miliardi entro il 20 luglio e 5 entro metà agosto) saranno coperte con un 'finanziamento ponte' che discuterà l'Eurogruppo a partire da oggi. Nel piano di aiuti entrerà anche il Fmi, ma dopo marzo 2016 perché fino a quella data è in vigore il vecchio programma con Washington.

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