La decisione è stata comunicata al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e sarà effettiva a partire dall'assemblea dei soci di metà maggio. Società al centro di polemiche nei giorni scorsi dopo il cedimento di un pilone in Sicilia
Pietro Ciucci lascerà la guida dell'Anas tra un mese, a metà maggio, il giorno dell'assemblea di approvazione del bilancio 2014. L'annuncio arriva a metà pomeriggio ed è messo nero su bianco in una nota dell'Anas al termine di un incontro tra lo stesso Ciucci e il Ministro dei Trasporti, Graziano Delrio. La decisione viene motivata come un segno di "rispetto per il nuovo Ministro, al fine di favorire le più opportune decisioni in materia di governance di Anas", ma l'addio di Ciucci non è un passaggio formale. Al contrario si tratta di una decisione "condivisa e molto apprezzata", è il commento che trapela dal Mit subito dopo l'incontro, che viene raccontato come "molto franco", in cui il governo ha chiaramente lasciato intendere che un passo indietro di Ciucci sarebbe stato gradito.
Anas al centro delle polemiche - L'addio di Ciucci arriva dopo una serie di tensioni culminate con l'ennesimo caso Sicilia. L'Anas è infatti al centro di polemiche, dopo il cedimento di un pilone sulla A29 che ha di fatto tagliato una delle principali arterie automobilistiche dell'isola. "Anas e Regione potevano e dovevano intervenire già dieci anni fa", per mettere in sicurezza quel tratto autostradale, ha accusato proprio oggi Erasmo D'Angelis, coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi. Si tratta dell'ennesimo fronte caldo per il sistema delle infrastrutture, già messa alla prova dalle inchieste giudiziarie che hanno portato al caso politico deell'ex ministro Lupi e alle sue dimissioni.
Il mese scorso fa aveva detto: "Non mi dimetterò" - Che la scelta del numero uno dell'Anas non sia stata del tutto spontanea viene confermato dalle parole pronunciate dallo stesso Ciucci circa due settimane fa: "Avrei poco senso di responsabilità verso Anas se mi alzassi e rassegnassi le mie dimissioni", aveva detto Ciucci il 30 marzo commentando le dimissioni di Maria Cannata rappresentante del Mef in Consiglio e di Sergio Dondolini che siedeva nel Cda per conto del ministero dei Trasporti. "Credo che se il mio azionista avesse voluto chiedermi qualcosa me lo avrebbe chiesto in un incontro diretto", aveva aggiunto. "Il mio incarico scade tra un anno ed è sempre stato a disposizione - erano state le parole di Ciucci - io non resisto abbarbicato alla poltrona come l'ultimo dei mohicani: è il ministro che deve decidere". Oggi l'incontro con Delrio. E l'annuncio di dimissioni a maggio. Ciucci, romano, sessantacinqie anni, è stato nominato presidente dell'Anas nel 2006 e amministratore unico nel 2011. Dal 2013 gli è stato conferito anche l'incarico di amministratore delegato. Ha lavorato all'Iri dal 1987 al 2000 e per oltre dieci anni, dal 2002 al 2013 è stato anche amministratore delegato della Società Stretto di Messina.
Anas al centro delle polemiche - L'addio di Ciucci arriva dopo una serie di tensioni culminate con l'ennesimo caso Sicilia. L'Anas è infatti al centro di polemiche, dopo il cedimento di un pilone sulla A29 che ha di fatto tagliato una delle principali arterie automobilistiche dell'isola. "Anas e Regione potevano e dovevano intervenire già dieci anni fa", per mettere in sicurezza quel tratto autostradale, ha accusato proprio oggi Erasmo D'Angelis, coordinatore della Struttura di missione di Palazzo Chigi. Si tratta dell'ennesimo fronte caldo per il sistema delle infrastrutture, già messa alla prova dalle inchieste giudiziarie che hanno portato al caso politico deell'ex ministro Lupi e alle sue dimissioni.
Il mese scorso fa aveva detto: "Non mi dimetterò" - Che la scelta del numero uno dell'Anas non sia stata del tutto spontanea viene confermato dalle parole pronunciate dallo stesso Ciucci circa due settimane fa: "Avrei poco senso di responsabilità verso Anas se mi alzassi e rassegnassi le mie dimissioni", aveva detto Ciucci il 30 marzo commentando le dimissioni di Maria Cannata rappresentante del Mef in Consiglio e di Sergio Dondolini che siedeva nel Cda per conto del ministero dei Trasporti. "Credo che se il mio azionista avesse voluto chiedermi qualcosa me lo avrebbe chiesto in un incontro diretto", aveva aggiunto. "Il mio incarico scade tra un anno ed è sempre stato a disposizione - erano state le parole di Ciucci - io non resisto abbarbicato alla poltrona come l'ultimo dei mohicani: è il ministro che deve decidere". Oggi l'incontro con Delrio. E l'annuncio di dimissioni a maggio. Ciucci, romano, sessantacinqie anni, è stato nominato presidente dell'Anas nel 2006 e amministratore unico nel 2011. Dal 2013 gli è stato conferito anche l'incarico di amministratore delegato. Ha lavorato all'Iri dal 1987 al 2000 e per oltre dieci anni, dal 2002 al 2013 è stato anche amministratore delegato della Società Stretto di Messina.