Istat: la disoccupazione scende al 12,6% a gennaio

Economia

E' il secondo calo consecutivo. Il tasso che riguarda i giovani è sceso al 41,2% dal 41,4% di dicembre 2014: il minimo da 17 mesi a questa parte. Ma il dato 2014 è ai massimi dal 1977: al 42,7%. Renzi: "Bene ma non basta". Poletti: "Dato incoraggiante"

Nel 2014 il tasso di disoccupazione ha toccato il record dal 1977 al 12,7%. Lo rende noto l'Istat. Secondo calo consecutivo invece per la disoccupazione a gennaio, che segna 12,6% e torna allo stesso livello di un anno prima. Segnali positivi arrivano sul fronte dei giovani: nel primo mese del 2015 infatti i tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è sceso al 41,2% dal 41,4% di dicembre 2014. Il tasso è al minimo da 17 mesi a questa parte (40,8%).

Occupati gennaio invariati su dicembre, +0,6% su anno -
Gli occupati a gennaio 2015 sono 22 milioni e 320.000, sostanzialmente invariati rispetto a dicembre (+11.000), ma in aumento dello 0,6% su base annua (+131.000). Il tasso di occupazione sale al 55,8%, 0,1 punti percentuali in più su base congiunturale e 0,3 punti su base annua. Si consolida così, secondo l'istituto di statistica, il recupero di dicembre.

Poletti: "Dato incoraggiante" -
"Il lieve incremento registrato anche a gennaio porta ad un aumento complessivo di 131 mila occupati su base annua. E' un risultato incoraggiante dopo diversi anni di caduta dell'occupazione". Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sui dati Istat: si intravede "un 2015 migliore per l'occupazione e l'economia".

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