A rappresentare le nuove abitudini di consumo delle famiglie italiane anche la birra analcolica, il caffè al ginseng al bar e l'assistenza fiscale per il calcolo della Tasi. Fuori invece registratori Dvd, impianti Hi-fi e i navigatori satellitari. VIDEO
Le novità del 2015 per misurare l'#inflazione: un'infografica #paniere2015 pic.twitter.com/daVsrUf0Hs
— Istat (@istat_it) 3 Febbraio 2015
Anche la Tasi influisce sul paniere - Nel 2015 il paniere utilizzato per il calcolo dell'inflazione, precisa l'Istat, si compone di 1.441 prodotti (erano 1.447 nel 2014), aggregati in 618 posizioni rappresentative (erano 614): la lieve diminuzione è da scrivere a una migliore definizione delle varietà dell'ortofrutta. Per quanto riguarda l'introduzione della voce “Assistenza fiscale per il calcolo delle imposte sull'abitazione” (che andrà ad arricchire la posizione “Assistenza fiscale alla persona”), l'Istat spiega che l'introduzione della Tasi ha aumentato il ricorso all'assistenza fiscale, vista la non semplicità del calcolo.
Prodotti alimentari in testa - Nel 2015 restano 80 (come l'anno precedente) i comuni capoluogo di provincia che concorrono alla stima dell'inflazione. La copertura dell'indagine, in termini di popolazione provinciale, è pari all'83,5% (83,3% nel 2014). Le divisioni di spesa con il peso relativo maggiore per l'indice Nic sono Prodotti alimentari e bevande analcoliche (16,5%), Trasporti (13,8%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (11,6%) e Servizi ricettivi e di ristorazione (11,2%).
Intanto l'Istat registra anche un nuovo calo dell'inflazione:
Calo dell'#inflazione guidato dalla caduta dei prezzi dei carburanti (-6,9% su mese, -15,2% su anno) http://t.co/DFNRBoFWfy
— Istat (@istat_it) 3 Febbraio 2015