Istat: il Pil non cresce dal 2011. Cala la pressione fiscale

Economia
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Il Prodotto interno lordo del secondo trimestre del 2014 confermato a -0,2% sul precedente. Nei primi sei mesi, tasse e aliquote giù dello 0,5%. Cala il potere d'acquisto delle famiglie ma aumenta la spesa per i consumi finali. I DATI

Il Pil dell'Italia non è più cresciuto in termini congiunturali sin dal secondo trimestre del 2011. E' quanto emerge dalle ultime tavole dell'Istat, ricalcolate in base ai nuovi conti nazionali (Sec2010). Il Prodotto interno lordo infatti è negativo nel quarto trimestre del 2013 (ora a -0,1%, +0,1% la 'vecchia' stima). L'Italia sarebbe quindi in stagnazione, considerando che il secondo trimestre 2014 è confermato a -0,2% sul precedente e -0,3% su base annua. Cala la pressione fiscale - L'Istat fornisce inoltre i dati sull'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e sulla pressione fiscale. Quanto al primo dato, nel secondo trimestre l'indebitamento in rapporto al Prodotto interno lordo è stato pari all'1,1%, superiore di 0,4 punti su base annua (era allo 0,7%).
La pressione fiscale nei primi sei mesi dell'anno è stata invece pari al 40,7%, in calo di 0,5 punti percentuali su base annua (era al 41,2%). L'Istat registra però un aumento di 0,1 punti guardando solo al secondo trimestre, con la pressione al 43,2%.



Cala il potere d'acquisto delle famiglie - Le famiglie italiane invece sono sempre più povere: secondo l'Istat, nel secondo trimestre il loro reddito è diminuito dell'1,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2013. Cala anche il potere d'acquisto e la propensione al risparmio mentre aumenta la spesa delle famiglie.  Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, cioè il reddito in termini reali, nel secondo trimestre del 2014 torna infatti a calare, scendendo dell'1,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% su base annua.

Aumenta la spesa delle famiglie - La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, nel secondo trimestre del 2014 è però aumentata dello 0,2% nei confronti del trimestre precedente e dello 0,8% su base annua. Anche nel primo trimestre il dato era positivo, ma ora la crescita accelera e si fa più decisa, portando il primo semestre a +0,5%.

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