Il Prodotto interno lordo del secondo trimestre del 2014 confermato a -0,2% sul precedente. Nei primi sei mesi, tasse e aliquote giù dello 0,5%. Cala il potere d'acquisto delle famiglie ma aumenta la spesa per i consumi finali. I DATI
II trim 2014: #pil -0,2% sul I trim 2014, -0,3% sul II trim 2013 (nuove serie trimestrali in Sec 2010) http://t.co/TKc84PLqjC
— Istat (@istat_it) 15 Ottobre 2014
Cala la pressione fiscale - L'Istat fornisce inoltre i dati sull'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche e sulla pressione fiscale. Quanto al primo dato, nel secondo trimestre l'indebitamento in rapporto al Prodotto interno lordo è stato pari all'1,1%, superiore di 0,4 punti su base annua (era allo 0,7%). La pressione fiscale nei primi sei mesi dell'anno è stata invece pari al 40,7%, in calo di 0,5 punti percentuali su base annua (era al 41,2%). L'Istat registra però un aumento di 0,1 punti guardando solo al secondo trimestre, con la pressione al 43,2%.
II trimestre 2014: #indebitamentonetto delle AP in rapporto al Pil all’ 1,1% http://t.co/8kFHdyPuks
— Istat (@istat_it) 15 Ottobre 2014
Cala il potere d'acquisto delle famiglie - Le famiglie italiane invece sono sempre più povere: secondo l'Istat, nel secondo trimestre il loro reddito è diminuito dell'1,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2013. Cala anche il potere d'acquisto e la propensione al risparmio mentre aumenta la spesa delle famiglie. Il potere di acquisto delle famiglie consumatrici, cioè il reddito in termini reali, nel secondo trimestre del 2014 torna infatti a calare, scendendo dell'1,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% su base annua.
Aumenta la spesa delle famiglie - La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, nel secondo trimestre del 2014 è però aumentata dello 0,2% nei confronti del trimestre precedente e dello 0,8% su base annua. Anche nel primo trimestre il dato era positivo, ma ora la crescita accelera e si fa più decisa, portando il primo semestre a +0,5%.