Diffusi i conti aggiornati del nostro Paese in base al sistema europeo "Sec2010". Il tasso di variazione del Prodotto interno lordo in volume del 2013 non cambia restando pari al -1,9%. L'indebitamento netto si riduce di circa 2 miliardi
Stesso Pil ma calano deficit e debito. Sono gli effetti dei ricalcoli fatti dall'Istat, in base al nuovo sistema europeo dei conti (Sec2010).
Non cambia il Pil - Il tasso di variazione del Prodotto interno lordo in volume del 2013 non cambia dunque, restando pari al -1,9%. Rispetto ai dati diffusi a marzo 2014, calcolati sulla base del “vecchio” sistema dei conti nazionali, il livello del Pil nominale per l'anno 2013 è stato rivisto al rialzo del 3,8%.
Non cambia il Pil - Il tasso di variazione del Prodotto interno lordo in volume del 2013 non cambia dunque, restando pari al -1,9%. Rispetto ai dati diffusi a marzo 2014, calcolati sulla base del “vecchio” sistema dei conti nazionali, il livello del Pil nominale per l'anno 2013 è stato rivisto al rialzo del 3,8%.
Online i nuovi conti economici nazionali secondo il SEC2010 per gli anni 2009-2013 http://t.co/eHixj3jWq5 #istat
— Istat (@istat_it) 22 Settembre 2014
La situazione di deficit e debito - Scende invece il rapporto deficit-Pil: migliora di 0,2 punti, fermandosi al 2,8%, invece che al 3,0% risultato dalle precedenti stime. In valore assoluto l'indebitamento netto si riduce di circa 2 miliardi. Per quanto riguarda il debito pubblico 2013, si attesta al 127,9% del Pil, da 132,6% calcolato secondo il vecchio sistema. In particolare, la riduzione del rapporto deficit-Pil risente del cambiamento delle regole sugli swap, relative ai derivati, che fuoriescono dal conteggio valido ai fini Ue e per la procedura di deficit eccessivo.