In una lettera pubblicata sui principali quotidiani nazionali il gruppo, unico concorrente di Ferrovie dello Stato, lancia un appello al premier Renzi perché prenda ogni opportuna iniziativa nel rispetto dell’imparzialità e del libero mercato
La lettera arriva dopo lo 'scontro' innescato dai tweet del vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri che ha consigliato di non comprare i biglietti di un’azienda che ha definito “quasi fallita”. Ntv ha reso noto di aver dato mandato ai suoi legali di prendere ogni opportuna iniziativa nei confronti del vice Presidente del Senato. E su Gasparri è intervenuto anche Diego Della Valle, socio fondatore di Ntv. "Le sue parole sono vergognose", il senatore di Forza Italia "deve dimettersi o essere cacciato da chi ha l'autorità per farlo".
@ItaloTreno chi vi prega di inviare Tweet siete quasi falliti, rischioso comprare biglietti venduti da Della Valle & Montezemolo
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) 31 Agosto 2014
Nella lettera Ntv parla tra l'altro della "strumentale battaglia con ogni mezzo contro la concorrenza" cominciata dall'avvio della sua attività e dei "costi altissimi del pedaggio" e sostiene che "gran parte del mondo politico, che con il monopolio spesso condivide privilegi e reciproci favori, non è mai intervenuto per tutelare il rispetto delle regole". Il gruppo, che ha deciso di querelare il parlamentare, lamenta di aver subito ostacoli soprattutto per quanto riguarda il costo del pedaggio, che per Ntv sarebbe troppo alto, e per le tariffe praticate da Fs che sarebbero artificiosamente basse. Il presidente Antonello Perricone ha assicurato che “Ntv non molla”. E sui circa 300 tagli al personale ventilati nei giorni scorsi ha garantito la salvaguardia del servizio. Il gruppo ha oltre 1000 dipendenti, più di 6 milioni di passeggeri ma ha registrato nel 2013 perdite per 77,6 milioni (fatturato in crescita a 249,6 milioni).