La crescita annua dei prezzi si ferma allo 0,3% dallo 0,5% di maggio. Su base mensile l'indice è in crescita dello 0,1%, a causa dei rialzi nel settore dei trasporti (+0,7%). I prezzi degli alimentari segnano il livello più basso da settembre '97
L'inflazione a giugno rallenta ancora e la crescita annua dei prezzi si ferma allo 0,3% dallo 0,5% di maggio. Lo rileva l'Istat confermando la stima preliminare. E' il livello più basso da quasi 5 anni (ottobre 2009). Su base mensile l'indice è in crescita dello 0,1%. L'aumento mensile dell'indice è dovuto principalmente ai rialzi dei prezzi dei trasporti (+0,7%), legati a fattori stagionali.
I prezzi degli alimentari diminuiscono a giugno dello 0,6% segnando il livello più basso da settembre 1997. Lo stesso record, il risultato più basso da quasi 17 anni, contraddistingue i prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa' che include, oltre ai beni alimentari, quelli per la cura della casa e della persona e cala dello 0,5% rispetto al 2013.
L'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali è rimasto invariato a maggio rispetto al mese precedente mentre diminuisce del 2,1% nei confronti di maggio 2013. Al netto del comparto energetico, si registra stazionarietà sul mese precedente mentre si osserva una diminuzione del 2,2% in termini tendenziali.
I dati Istat preoccupano sia gli esercenti che i consumatori. Per il Codacons "la riduzione dei prezzi alimentari rispecchia la minore spesa delle famiglie", e Confcommercio sottolinea: "La riduzione dei prezzi è l'altra faccia della mancata ripresa. La produzione e i consumi restano molto deboli e di fronte al perdurare di questa situazione non si può escludere un prossimo ripiegamento della fiducia e una nuova prospettiva di moderata recessione".
I prezzi degli alimentari diminuiscono a giugno dello 0,6% segnando il livello più basso da settembre 1997. Lo stesso record, il risultato più basso da quasi 17 anni, contraddistingue i prezzi del cosiddetto 'carrello della spesa' che include, oltre ai beni alimentari, quelli per la cura della casa e della persona e cala dello 0,5% rispetto al 2013.
L'indice dei prezzi all'importazione dei prodotti industriali è rimasto invariato a maggio rispetto al mese precedente mentre diminuisce del 2,1% nei confronti di maggio 2013. Al netto del comparto energetico, si registra stazionarietà sul mese precedente mentre si osserva una diminuzione del 2,2% in termini tendenziali.
I dati Istat preoccupano sia gli esercenti che i consumatori. Per il Codacons "la riduzione dei prezzi alimentari rispecchia la minore spesa delle famiglie", e Confcommercio sottolinea: "La riduzione dei prezzi è l'altra faccia della mancata ripresa. La produzione e i consumi restano molto deboli e di fronte al perdurare di questa situazione non si può escludere un prossimo ripiegamento della fiducia e una nuova prospettiva di moderata recessione".