Bce: “Ripresa più debole delle attese. Disoccupazione alta”

Economia
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Nel Bollettino mensile, la Banca Centrale Europea assicura il suo impegno a ricorrere "anche a strumenti non convenzionali". E sull’Italia: bene la “correzione sostenibile” del deficit eccessivo ma è necessario "accrescere gli sforzi di risanamento”

L'Italia ha attuato "una correzione sostenibile" del deficit eccessivo, ma deve "accrescere gli sforzi di risanamento per assicurare sufficienti progressi" verso gli obiettivi di medio termine, "con la priorità di imprimere uno stabile andamento discendente al cospicuo debito in rapporto al Pil". Lo scrive la Bce nel Bollettino mensile. Ricordando che l'Italia è uno dei membri dell'Eurozona che ha "conseguito una correzione sostenibile dei disavanzi eccessivi" insieme a Finlandia, Germania e Lettonia, la Bce sottolinea come Roma abbia "rinviato il conseguimento dell'obiettivo di bilancio di medio termine dal 2014 al 2016". "Nel 2014 l'intervento strutturale pianificato è inferiore ai requisiti stabiliti dal meccanismo preventivo del Patto di Stabilità e Crescita", osserva Francoforte, "mentre sarebbe sostanzialmente conforme nel 2015”.

Sul fronte Eurozona, secondo l'istituto di Francoforte c'è una graduale ripresa ma più debole delle attese e la disoccupazione resta alta "sebbene dai mercati del lavoro provenga qualche ulteriore segnale di miglioramento". L'evoluzione del Pil dell'Eurozona del primo trimestre, +0,2%, "conferma la graduale ripresa in atto, pur essendo in certa misura più debole delle attese" afferma infatti la Bce aggiungendo che vi sarà "una crescita moderata anche nel secondo trimestre". Le nuove stime macroeconomiche della Bce indicano una crescita annua del Pil reale tagliata all'1% nel 2014, migliorata all'1,7% nel 2015 e confermata all'1,8% nel 2016. Per l'inflazione, la stima è tagliata per tutti e tre gli anni, allo 0,7% per il 2014, all'1,1% per il 2015 e all'1,4% per il 2016. La Bce ribadisce inoltre le stime fornite la scorsa settimana evidenziando "rischi geopolitici".

Nel Bollettino mensile la Bce sottolinea anche come il pacchetto di misure annunciate dallo stesso istituto la scorsa settimana, inclusi i "lavori preparatori" per l'acquisto delle cartolarizzazioni (Abs), "contribuirà a riportare i tassi d'inflazione in prossimità del 2%". Il Consiglio Bce è "unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali, nel quadro del proprio mandato, qualora si rendesse ancora necessario affrontare rischi connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato". Per la Bce, inoltre, il rischio di deflazione nell'Eurozona "sembra remoto allo stato attuale" e aggiunge che "il protrarsi di tassi d'inflazione positivi ma bassi potrebbe essere, in determinate circostanze, fonte di timori e richiedere un'appropriata risposta in termini di politica monetaria”.

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