Padoan: "Debito si riduce con crescita, avanti con riforme"

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Il ministro dell'Economia da New York: "Grande aspettativa nei confronti dell'Italia". E aggiunge: "Vedrete cosa succederà nei prossimi sei mesi, quando si inizieranno a vedere segni tangibili che l'economia sta uscendo da una fase molto dura"

Un "circolo virtuoso molto positivo e duraturo" è possibile per l'Italia: è necessario insistere sulle riforme che spingono la crescita, a sua volta essenziale per la riduzione del debito.
Pier Carlo Padoan è "convinto" che l'Italia ce la può fare, che ce la farà. Il governo Renzi - assicura da New York - sta lavorando su più fronti, anche quello della corruzione che si sta "affrontando con efficacia e determinazione": il "problema della corruzione diventerà sempre meno un problema". E agli scettici sulla ricetta Renzi e sulla possibilità del governo di agire dice: "Invito a vedere cosa sarà successo nei prossimi sei mesi", quando si inizieranno a "vedere i segni tangibili, sempre più forti, che l'economia italiana sta uscendo da una fase molto molto dura, due anni di recessione in cui il prodotto è crollato di 10 punti, e quindi cominceranno a esserci prospettive di occupazione e crescita".

"L'Italia ha bisogno di riforme" - L'Italia ha bisogno di riforme, da quella istituzionale e quella del lavoro e della pubblica amministrazione. Ma ci sono - ammette Padoan in un'intervista Rai - anche altre cose altrettanto importanti, quali la delega fiscale, il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione e la spending review.
Riforme necessarie che vengono chieste al paese anche dagli investitori esteri e della aziende italiane. Constatando di aver trovato negli Stati Uniti "grande aspettativa sull'Italia, grande fiducia e grande voglia di investire", Padoan spiega come gli investitori chiedono "cambiamenti profondi e duraturi nel modo di fare impresa, quindi nel funzionamento della giustizia amministrativa, in un mercato del lavoro più semplice e trasparente".

"Le riforme portano la crescita" - Tutti fronti sui quali il governo sta lavorando, anche perché le riforme portano crescita e con più crescita si riduce il debito pubblico.
"La via maestra per ridurre il debito pubblico è la crescita. Se ci fosse un po' più crescita, e ci sarà, lo sforzo fiscale dell'Italia non ha paralleli in Europa: solo la Germania ha lo stesso sforzo fiscale mantenuto nel tempo" afferma Padoan, sottolineando che il "dilemma fra crescita e rigore è superato: la presidenza italiana dell'Unione europea metterà crescita e lavoro al primo posto".

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