Padoan: Bruxelles conferma che l’Italia sta migliorando

Economia
L'Ue conferma le previsioni di crescita. Per l'Italia picco di debito e disoccupazione

Secondo il ministro dell’Economia, che partecipa alla riunione dell’Eurogruppo, le previsioni della Commissione europea ("La ripresa prende piede, ma occorre continuare con le riforme") dimostrano che le misure adottate del governo “sono quelle giuste”

Dopo la forte recessione del 2012-13, l'Ue prevede  la lenta ripresa dell’economia italiana nel 2014, dovuta in particolare alla domanda esterna, anche se l'occupazione continua ad avere difficoltà a crescere. Le nuove previsioni economiche confermano la graduale ripresa e le cifre del governo Renzi che prevedono una crescita rispettivamente dello 0,8% e dell'1,3% del Pil. "La ripresa ha ora preso piede" - scrive l'esecutivo Ue - ma è "importante abbracciare le riforme strutturali e proseguirle perchè è una perdita di fiducia legata a un loro stallo il maggior rischio al ribasso per la crescita in Europa".

Padoan: "La direzione è giusta" - Soddisfazione del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. “Le previsioni della Commissione confermano che il Paese sta migliorando, c'è crescita, miglioramento della competitività ma soprattutto di investimenti e occupazione”, ha detto da Bruxelles. “Questo conferma – ha aggiunto – che le cose stanno andando bene e che la politica economica del governo le rafforzerà”. “Le misure richiedono tempo”, ma "la direzione è giusta e le misure sono giuste. I tempi sappiamo tutti, sia a Roma che a Bruxelles, che non sono immediati ma questo non indebolisce l'importanza delle misure”, ha concluso Padoan.

Nel 2014 nuovo picco della disoccupazione - La Commissione Ue, però, rivede in peggio le stime sulla disoccupazione italiana: nel 2014 ci sarà "un nuovo picco" con il 12,8% (contro il 12,6% stimato a febbraio) e nel 2015 "scenderà marginalmente" a 12,5% (a febbraio era al 12,4%). Quanto al Pil, Bruxelles stima crescerà dello 0,6% nel 2014 e dell'1,2% nel 2015, dopo il calo dell'1,9% nel 2013.

Ue: deficit Italia invariato. Taglio Irpef e spending fuori da analisi – La Commissione europea lascia invariate le stime sul deficit italiano: nel 2014 al 2,6% e nel 2015 al 2,2%. Bruxelles precisa che le previsioni per il 2015 non tengono in considerazione né la riduzione dell'Irpef per i redditi bassi né la spending review "perche' i dettagli non sono stati ancora specificati".

Boom del debito pubblico - Il debito pubblico italiano salirà al 135,2% del Pil nel 2014 e al 133,9% nel 2015: una previsione peggiore rispetto alla precedente di fine febbraio, quando il debito era previsto al 133,7% per il 2014 e al 132,4% per il 2015. Il governo italiano aveva stimato nel Def per quest'anno 134,9% e per il 2015 133,3%.

Eurozona in ripresa: "Disoccupazione in calo"- Ripresa economica in moderata accelerazione nell’area euro in un contesto di persistente debolezza del mercato del lavoro e dell’inflazione. La Commissione europea stima che dopo il meno 0,4 per cento registrato dal Pil nel 2013, quest’anno l’economia dell’Unione valutaria registri un recupero dell’1,2 per cento, rafforzandosi ad un più 1,7 per cento nel 2015. Bruxelles ha definito la crescita europea "graduale e bilanciata da un punto di vista regionale, coinvolgendo anche la maggiore parte dei paesi vulnerabili".
Buone notizie anche sul fronte del mercato del lavoro. La disoccupazione calerà più del previsto nell'eurozona e nell'Ue. Le stime della Commissione Ue prevedono un tasso all'11,8% nel 2014 e all'11,4% nel 2015 per i paesi della moneta unica, contro 12% e 11,7% previsti a febbraio, e 10,5% e 10,1% per i 28 contro 10,7% e 10,4%.

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