Dl bonus, l'Abi: banche penalizzate, Renzi ci ripensi

Economia
Il presidente dell'Abi Antonio Patuelli

Il presidente dell'Abi Patuelli denuncia l'aumento della pressione fiscale proprio "nell'anno degli esami a tutte le banche europee". La Cgia di Mestre: nel 2014 istituti di credito e assicurazioni pagheranno quasi 6 miliardi di euro di tasse in più

"L'Italia penalizza fiscalmente le banche operanti" nel paese "rispetto a quanto avviene alle concorrenti degli altri paesi Ue, addirittura nell'anno degli esami a tutte le banche europee che così verranno svolti con ancor più disparità fiscali". Così il presidente dell'Abi Antonio Patuelli, a proposito delle misure del governo Renzi sulle banche, nell’ambito delle coperture per il bonus di 80 euro in busta paga a 10 milioni di lavoratori.

Patuelli (Abi): "Banche penalizzate, governo ci ripensi" - Patuelli ricorda come "il forte aumento della pressione fiscale deliberato ieri dal Consiglio dei Ministri si assomma a quello deciso il 25 novembre scorso dal precedente Governo: i due provvedimenti hanno determinato l'aumento dell'anticipazione Ires 2013 al 130% per banche e assicurazioni, l'enorme addizionale dell'8,5% sull'Ires 2013 sempre di banche e assicurazioni, la rivalutazione delle quote di Bankitalia (ultimi in Europa) con l'imposta del 12% disposta dalla legge di stabilità per tutte le rivalutazioni". "Tale imposta - rileva - è stata ieri aumentata al 26% per questa sola già avvenuta rivalutazione, anche con effetti retroattivi giuridicamente più che discutibili".
Il presidente Abi conclude ricordando come le banche stiano compiendo "contemporaneamente ogni sforzo per superare la crisi, anche rafforzando i propri capitali. Inoltre le banche italiane sono fortemente impegnate in riorganizzazioni, ristrutturazioni e processi di efficientamento”.
"Chiediamo, quindi - afferma Patuelli - un forte ripensamento sul complesso di queste decisioni della sola Repubblica Italiana".

Cgia: "Chi continuerà a fare credito?" - Anche il segretario della Cgia di Mestre, Giuseppe Bortolussi, sottolinea il peso della tassazione sulle banche: "In attesa che anche le partite Iva possano beneficiare di una serie di misure che diano luogo ad una riduzione del carico fiscale ci preme sottolineare che per l'anno in corso le banche e le assicurazioni  subiranno un aumento della tassazione per un importo che sfiora i 6 miliardi di euro. Con questo aggravio, che farà crescere del 0,2% la pressione fiscale, quanti istituti continueranno ad erogare il credito alle famiglie e alle piccole imprese?".

Cgia: 5,9 miliardi di tasse in più per banche e assicurazioni nel 2014
- Per il 2014 infatti, secondo la Cgia, il settore bancario, finanziario ed assicurativo si troverà a pagare 5,9 miliardi di tasse in più: 1,5 miliardi a seguito dell'aumento dell'addizionale Ires, che passa dal 27,5 al 36 per cento; 2,6 miliardi di euro per via delle nuove regole sulle svalutazioni dei crediti e 1,8 miliardi di euro alla luce della rivalutazione delle quote di banca d'Italia. "Seppur in misura non ancora sufficiente - conclude Bortolussi - si è invertita la tendenza. Per la prima volta le famiglie e le imprese si vedranno ridurre le tasse. Tuttavia, se il carico fiscale è destinato ad aumentare a dismisura sulle banche,  è molto probabile che per le famiglie e le imprese le ricadute saranno negative".

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