Ue, primo sì all'abolizione del roaming entro il 2015

Economia
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Il Parlamento europeo ha approvato in prima lettura la proposta di azzerare il costo del servizio delle telefonate e dei collegamenti a Internet dall’estero. Il commissario Kroes: un voto per i cittadini. Meno soddisfatti gli operatori di telefonia mobile

Dal 15 dicembre 2015 chiamare e collegarsi a Internet dall’estero con il proprio cellulare potrebbe costare meno. Almeno in Europa. Il Parlamento europeo ha infatti approvato in prima lettura, e a larga maggioranza, la proposta di azzerare il costo del servizio di roaming entro i confini dell’Ue. Il provvedimento dovrà ora passare l’esame del Consiglio dei ministri Ue nell’ambito della procedura di co-decisione.
"Questo voto è per i cittadini Ue", ha detto Neelie Kroes, commissaria europea agli Affari digitali, che ha sostenuto con forza l'iniziativa.
Meno soddisfatti, ovviamente, i principali operatori europei di telefonia mobile. “Riconosciamo gli sforzi – affermano in una nota diffusa dalla Gsma, l’associazione di categoria – ma il pacchetto globale non riesce ad affrontare la sfida fondamentale di stimolare la crescita e gli investimenti”.

Una battaglia durata 3 anni - Quella per la fine dell'imposizione di una tariffa per il roaming - tagliando così i costi delle bollette per chi usa i cellulari all'estero - è stata una battaglia durata tre anni, che ha opposto gli eurodeputati all'industria. Secondo alcuni analisti, i ricavi delle aziende di telecomunicazione potrebbero calare di circa il 5%, anche se la Commissione afferma che in seguito alla nuova normativa un numero maggiore di utenti userà di più il telefoni all'estero, bilanciando dunque gli effetti negativi per le aziende.

Parlamento Ue a favore della “net neutrality”
- Gli europarlamentari hanno anche votato a favore del mantenimento della cosiddetta "net neutrality", affermando che tutto il traffico Internet deve essere considerato nello stesso modo, senza discriminazioni per la fonte o il contenuto. La decisione limita la possibilità per gli operatori di rete di dare ai fornitori di contenuti un accesso più rapido a Internet in cambio di una tariffa, ed è un'altra vittoria per i consumatori.

Indagine sui giovani: solo il 37% usa Internet all’estero
- Entrambe le iniziative fanno parte del progetto di Kroes per riformare il settore delle telecomunicazioni in Europa e cercare di renderlo più competitivo rispetto ai rivali statunitensi e asiatici. Ma arriva anche a due mesi dal voto per il rinnovo del Parlamento europeo, a cui parteciperanno oltre 300 milioni di elettori.
Da un’indagine commissionata dall'organizzazione non profit ThinkYoung, che ha intervistato oltre 1000 cittadini europei tra i 18 e i 34 anni, il 93% si sente limitato nell'uso di cellulare e altri dispositivi portatili quando è all'estero, a causa degli elevati costi del roaming: basti pensare che solo il 37% usa internet al di fuori del proprio paese, contro l'86% quando è a casa.

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