Paper e non solo, Facebook è sempre più mobile

Economia
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A dieci anni dalla nascita, la compagnia di Mark Zuckerberg guarda sempre più in direzione degli smartphone. E in futuro continuerà a presidiare questo settore con il lancio di app diversificate. La stessa strategia intrapresa da Twitter. I DATI

di Nicola Bruno

La conferma è arrivata dall’ultima trimestrale: Facebook è ormai una compagnia “mobile first”. E, cioè, la maggior parte dei guadagni pubblicitari provengono dall’app mobile (e non dalla versione web). Mentre cresce il numero di utenti che ogni giorno consultano il social network solo su smartphone, il colosso di Palo Alto inizia a svelare la propria strategia per il boom mobile ormai annunciato (si vedano gli ultimi dati di Cisco).
Come ha rivelato lo stesso Mark Zuckerberg, Facebook sta lavorando per “nuove e più coinvolgenti tipologie di esperienze mobile”. Che non vogliono fermarsi al Facebook che conosciamo ora, ma guardano in direzione del lancio di diverse app. A cominciare dal recente Paper, il quotidiano personalizzato per ora disponibile solo negli Usa. Una strategia, questa, che punta anche ad arginare lo spazio crescente che Twitter e gli altri social network emergenti (come Pinterest) stanno conquistando nel settore mobile.

Boom mobile - Quasi un miliardo, per la precisione 945 milioni. E’ il numero di utenti che si connettono a Facebook attraverso l’app mobile. Si tratta di più del 70% dell’1,23 miliardi di utenti unici totali. E, dato rilevante, quasi un quarto di questa quota non si connette mai da pc, ma solo con il telefonino. Sono questi i dati più interessanti diffusi durante la presentazione dell’ultima trimestrale di Facebook (qui i dati integrali in versione slide).



Sempre durante la trimestrale è poi emerso che il 53% dei guadagni pubblicitari arrivano dalle inserzioni mobile. Si tratta di una cifra considerevole, anche perché, come sottolinea la webzine Techcrunch, “se molti avevano previsto la fine di Facebook con l’avvento dell’era mobile, la compagnia è riuscita a diversificare il proprio business in modo da avvantaggiarsi delle nuove modalità di interazione”.

Paper - Proprio presentando i risultati dell’ultima trimestrale Mark Zuckerberg ha ricordato agli investitori che la compagnia sta lavorando “su una serie di prodotti che possono aiutare a condividere qualsiasi tipo di contenuto con il pubblico che vuoi”. Lasciando intendere che non si tratta soltanto di potenziare l’app del social network, ma di lanciarne di nuove, in modo da presidiare il mercato mobile a 360 gradi.
Va in questa direzione l’arrivo nei giorni scorsi di Paper, magazine personalizzato che ha già ricevuto buone recensioni negli Usa (in Italia non è stato ancora reso disponibile). Come sottolinea The Verge non si tratta soltanto di un clone di altre servizi simili già esistenti (come Flipboard o Zite), ma di un’app sociale che, per molte funzionalità, può anche sostituire quella generale di Facebook.

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Un’app alla volta - Lo stesso discorso vale anche per Messenger, l’app di messagistica  rilanciata lo scorso novembre per cercare di frenare l’inarrestabile ascesa di WhatsApp. Anche in questo caso l’app condivide davvero poco con Facebook (si può addirittura decidere di chiacchierare con utenti non iscritti al social-network) e permette di ottimizzare al meglio i tempi di risposta: un fattore cruciale per un’utenza mobile che ha bisogno di interazioni veloci.
In mezzo a ciò c’è stato anche qualche passo falso: come l’app Poke, sviluppata come concorrente di Snapchat, ma poco apprezzata dagli utenti. Le cose sono andate molto meglio con Instagram: dopo l’acquisizione, Facebook ha continuato a potenziare sempre di più l’app mobile, senza spingere troppo sul pedale dell’integrazione con Facebook. E’ per questo motivo che, come scrivono diverse webzine californiane, la strategia per il 2014 di Facebook sarà proprio quella di lanciare app diversificate per le nostre diverse esigenze. Dopo Paper, potrebbe essere la volta di un app per gestire gli eventi e poi un’altra per i gruppi.

Twitter e gli altri social network - Anche Twitter sta continuando a spingere sul mobile, come è emerso dai dati dell’ultima trimestrale: su un totale di 241 milioni di utenti unici attivi al mese, 184 milioni (76%) usano l’app mobile. Vanno bene anche i profitti pubblicitari su smartphone: anche grazie all’acquisizione di MoPub, Twitter è riuscita a generare su telefonino il 75% di tutto il fatturato pubblicitario (165 milioni di dollari su un totale di 220 milioni). E, come Facebook, anche il servizio di micro-blogging ha già intrapreso la strada delle app diversificate: si pensi a Vine o a Jelly.
Ma Twitter non è l’unico social network che sta crescendo grazie al boom di utenti che utilizzano dispositivi mobile per connettersi a Internet. Secondo i dati dell’ultimo Global Web Index, i servizi con il maggior tasso di crescita sono proprio quelli con un forte radicamento mobile. Primo fra tutti Instagram il cui utilizzo attivo è salito del 23% negli ultimi sei mesi ed è quindi il social media con il più alto tasso di crescita. Lo stesso vale anche per Pinterest: secondo gli ultimi dati ormai attira il 75% del suo traffico da dispositivi mobili.





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