Istat: Pil in crescita nel 2014. Saccomanni: già nel 2013
EconomiaL'Istituto di statistica taglia le stime del governo. E avverte: il tasso di disoccupazione aumenterà dello 0,3%, arrivando al 12,4%. Saccomanni: "Opinioni diverse". E aggiunge: "L'economia entrerà in ripresa nel quarto trimestre"
Guerra di cifre tra Istat e Tesoro: l'istituto di statistica ha tagliato le stime del Pil del
governo e il ministro dell'Economia Saccomanni ha puntualizzato: "Non tengono conto delle riforme". E aggiunge: "L'economia entrerà in ripresa nel quarto trimestre".
Istat: Pil in crescita nel 2014 - Secondo il rapporto dell'Istat, l'economia italiana subirà quest'anno una contrazione dell'1,8% e crescerà dello 0,7% l'anno prossimo, una percentuale inferiore a quella diffusa dal ministro Saccomanni, che nell'audizione al Senato del 29 ottobre scorso aveva parlato di una crescita dell'1,1%. La differenza di stime sulla crescita del Pil - ha spiegato il ministro da Londra - è "essenzialmente dovuta al processo di riforme strutturali che abbiamo intrapreso e alle misure per il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione che sta procedendo molto bene": "Non so - ha aggiunto - in che misura l'Istat tenga conto anche di questi fattori".
Saccomanni: ripresa nel quarto trimestre del 2013 - Quello delle stime sulla crescita - ha spiegato Saccomanni - "è un tema sul quale evidentemente abbiamo opinioni leggermente diverse". Il ministro ritiene, in particolare, "che la differenza, che è una differenza modesta, sia essenzialmente dovuta all'attività del processo di riforme strutturali che abbiamo intrapreso" (VIDEO). Il ministro ha poi aggiunto che "l'economia entrerà in ripresa nel quarto trimestre" di quest'anno e "l'anno prossimo". "Il nostro bilancio è prudente ma ci aiuta in questo processo di ripresa dell'attività economica" ha aggiunto.
La disoccupazione aumenterà anche nel 2014 - Ma dall'Istat arrivano brutte notizie anche sul fronte dell'occupazione (VIDEO). Il tasso raggiungerà quota 12,1% nel 2013. Nel 2014, pur stabilizzandosi, continuerebbe ad aumentare, al 12,4%, a causa del ritardo con cui il mercato del lavoro segue le evoluzioni dell'economia.
Nell'anno in corso la spesa delle famiglie segnerebbe invece una contrazione del 2,4%. "Nonostante il permanere delle difficoltà sul mercato del lavoro e la debolezza dei redditi nominali, nel 2014, la spesa dei consumatori è prevista crescere moderatamente (+0,2%)".
Napolitano: la coperta è corta - Secondo il ministro del Lavoro Enrico Giovanni, "quelle dell'Istat sono previsioni che confermano per il 2013 un trend molto negativo, e indicano per il 2014 una crescita dello 0,7%, anche se, nello stesso comunicato stampa, si indica chiaramente che, nel caso in cui la fiducia crescesse, si arriverebbe intorno all'1 per cento, se la ripresa economica dovesse continuare". L'analisi dell'Istat appare quindi a Giovannini "come uno stimolo per fare la legge di stabilità". A ricordare che la situazione è ancora difficile e' intervenuto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sottolineando che in questo momento le risorse "scarseggiano"; "la coperta - ha detto il Capo dello Stato - resterà corta anche se riusciremo con grande sforzo collettivo di responsabilità e di coesione a riaprirci presto un sentiero di crescita per l'economia italiana nel quadro europeo e di alleggerimento del debito pubblico e del deficit di bilancio".
governo e il ministro dell'Economia Saccomanni ha puntualizzato: "Non tengono conto delle riforme". E aggiunge: "L'economia entrerà in ripresa nel quarto trimestre".
Istat: Pil in crescita nel 2014 - Secondo il rapporto dell'Istat, l'economia italiana subirà quest'anno una contrazione dell'1,8% e crescerà dello 0,7% l'anno prossimo, una percentuale inferiore a quella diffusa dal ministro Saccomanni, che nell'audizione al Senato del 29 ottobre scorso aveva parlato di una crescita dell'1,1%. La differenza di stime sulla crescita del Pil - ha spiegato il ministro da Londra - è "essenzialmente dovuta al processo di riforme strutturali che abbiamo intrapreso e alle misure per il rimborso dei debiti della pubblica amministrazione che sta procedendo molto bene": "Non so - ha aggiunto - in che misura l'Istat tenga conto anche di questi fattori".
Saccomanni: ripresa nel quarto trimestre del 2013 - Quello delle stime sulla crescita - ha spiegato Saccomanni - "è un tema sul quale evidentemente abbiamo opinioni leggermente diverse". Il ministro ritiene, in particolare, "che la differenza, che è una differenza modesta, sia essenzialmente dovuta all'attività del processo di riforme strutturali che abbiamo intrapreso" (VIDEO). Il ministro ha poi aggiunto che "l'economia entrerà in ripresa nel quarto trimestre" di quest'anno e "l'anno prossimo". "Il nostro bilancio è prudente ma ci aiuta in questo processo di ripresa dell'attività economica" ha aggiunto.
La disoccupazione aumenterà anche nel 2014 - Ma dall'Istat arrivano brutte notizie anche sul fronte dell'occupazione (VIDEO). Il tasso raggiungerà quota 12,1% nel 2013. Nel 2014, pur stabilizzandosi, continuerebbe ad aumentare, al 12,4%, a causa del ritardo con cui il mercato del lavoro segue le evoluzioni dell'economia.
Nell'anno in corso la spesa delle famiglie segnerebbe invece una contrazione del 2,4%. "Nonostante il permanere delle difficoltà sul mercato del lavoro e la debolezza dei redditi nominali, nel 2014, la spesa dei consumatori è prevista crescere moderatamente (+0,2%)".
Napolitano: la coperta è corta - Secondo il ministro del Lavoro Enrico Giovanni, "quelle dell'Istat sono previsioni che confermano per il 2013 un trend molto negativo, e indicano per il 2014 una crescita dello 0,7%, anche se, nello stesso comunicato stampa, si indica chiaramente che, nel caso in cui la fiducia crescesse, si arriverebbe intorno all'1 per cento, se la ripresa economica dovesse continuare". L'analisi dell'Istat appare quindi a Giovannini "come uno stimolo per fare la legge di stabilità". A ricordare che la situazione è ancora difficile e' intervenuto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sottolineando che in questo momento le risorse "scarseggiano"; "la coperta - ha detto il Capo dello Stato - resterà corta anche se riusciremo con grande sforzo collettivo di responsabilità e di coesione a riaprirci presto un sentiero di crescita per l'economia italiana nel quadro europeo e di alleggerimento del debito pubblico e del deficit di bilancio".