Il Tesoro: per le famiglie 1 mld di tasse in meno

Economia

Il Ministero dell’Economia rassicura dopo gli allarmi sul fronte fiscale. Baretta: "Italia non sforerà il vincolo europeo del 3% nel rapporto-deficit/Pil". Brunetta: "Letta rischia molto di più sulla legge di stabilità che sul caso Cancellieri"

I conti pubblici sono in ordine. Niente nuove tasse, almeno per le famiglie. Il governo, dopo gli allarmi che si sono succeduti negli scorsi giorni sul fronte fiscale, prova a rassicurare: l'Italia "non sforerà - mette in chiaro il Sottosegretario Pier Paolo Baretta - il vincolo europeo del 3% nel rapporto-deficit/Pil" e nel 2014 con la Legge di stabilità le tasse scenderanno di un miliardo. I calcoli del Tesoro non bastano però a convincere il Pdl: l'ala lealista parla di "una triste presa in giro" e in assenza di cambiamenti insiste nel minacciare la crisi. Pronta la controreplica del viceministro di via XX Settembre Stefano Fassina, che si chiede se non sia solo "un attacco strumentale per coprire scelte dovute alla vicenda giudiziaria di Berlusconi".

Restano le polemiche politiche -
L'architettura della Service tax, osserva infatti Fassina, "è stata definita, insieme alla cancellazione dell'Imu, dal Consiglio dei Ministri di fine agosto con l'accordo di tutti i capigruppo della maggioranza a sostegno del governo Letta. Pdl incluso e soddisfatto. Perché una parte del Pdl - domanda il viceministro Dem delegato a seguire i lavori sulla Legge di Stabilità - ora critica? Ha cambiato idea?". Sono giorni che gli uomini più vicini al Cavaliere hanno nel mirino le misure varate dal governo e non perdono occasione per minacciare la stabilità dell'Esecutivo. "Letta rischia molto di più - avverte il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta dai microfoni di Sky TG24 - sulla manovra che sul caso Cancellieri. Si è montato la testa dopo una fiducia afferrata per i capelli il 2 ottobre". Le misure, a cui si potranno presentare proposte di modifica in commissione al Senato entro giovedì prossimo, sono frutto di previsioni "inverosimili", prosegue Brunetta che si dice convinto che dunque alla fine "la pressione fiscale aumenterà".

Il governo rassicura: giù le tasse -
A guardare le tabelle, replica però il Ministero dell'Economia, le famiglie dovrebbero beneficiare di una riduzione delle tasse di circa 1 miliardo di euro. E dunque, spiega il Tesoro in una nota rispondendo anche alle stime diffuse dalla Cgia di Mestre, l'incremento del gettito fiscale prodotto dalla manovra finanziaria nel 2014, pari a 973 milioni, è dovuto "prevalentemente" agli interventi che "riguardano gli intermediari finanziari (2,6 miliardi) e ad altre misure di carattere volontario come la rivalutazione delle partecipazioni e dei beni delle imprese".
Questioni di merito che si intrecciano con gli equilibri dei partiti, Pdl in testa: "Vogliamo migliorare la Legge di Stabilità nell'interesse dei cittadini oppure - chiede il ministro Maurizio Lupi in una nota - vogliamo trasformarla in una assurda resa dei conti interna" al Pdl "sulla pelle degli italiani, lasciando il Paese senza governo?". Per avere dei primi segnali concreti di risposta occorrerà attendere l'inizio delle votazioni sugli emendamenti in commissione, previste a partire dall'11 novembre, quando tra l'altro si potrà capire anche quali margini il governo sia disposto realmente a lasciare ai partiti per correggere la manovra.

Cgia: “Maggiore tassazione sulle banche si ripercuoterà anche sulle famiglie” - La Cgia di Mestre, però difende il proprio studio sull'impatto economico prodotto dalla legge di stabilità e risponde a Stefano Fassina secondo il quale l'impatto economico si rileverà solo per le banche. "Anche se si aumentano le tasse solo alle banche - dice la Cgia in una nota - sempre tasse sono e gli effetti negativi sui correntisti rischiano di essere molto pesanti". Le tasse, aggiunge, si possono traslare: in questo caso percuoteranno le banche, ma potranno incidere anche sui portafogli dei cittadini.

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