Il 33% delle aziende nate nei primi 9 mesi del 2013 ha alla guida uno o più giovani. La maggior parte è stata creata al Sud (39%). Vibo Valentia è la provincia a maggior tasso di imprenditoria giovanile, Trieste è l'ultima
Il 33% delle imprese nate nei primi 9 mesi del 2013 ha alla guida under 35. Delle quasi 300mila aziende (296.008) aperte tra gennaio e la fine di settembre, infatti, oltre 100mila (100.321, il 33,9%) sono gestite da uno o più giovani. Questa la fotografia dell'imprenditoria scattata da Unioncamere (qui i dati). Lo studio, presentato in occasione della 138ma assemblea dell'Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura, evidenzia inoltre che la culla di questa vitalità imprenditoriale è il Sud, dove ha sede il 38,5% delle nuove imprese giovanili nate tra gennaio e settembre, con quasi 40mila (38.608 per l'esattezza) attività aperte in nove mesi.
Commercio, costruzioni e ristorazione sono gli ambiti preferiti - I settori in cui gli under 35 sembrano individuare le maggiori possibilità di successo sono quelli del commercio (dove opera il 20,5% delle neo-imprese giovanili), delle costruzioni (9,4%) e dei servizi di ristorazione (5,6%). Nella grande maggioranza dei casi (il 76,8%) si tratta di imprese individuali, la forma più semplice, ma anche la più fragile, per operare sul mercato; il 15,6% ha scelto invece la forma della società di capitale, più idonea - viene sottolineato - a sostenere progetti di sviluppo anche ambiziosi.
Da un punto vista territoriale, è Vibo Valentia (con una incidenza del 16,8% di imprese giovanili sul totale) la provincia a maggior tasso imprenditoriale under-35; ultima è invece Trieste (con solo il 7,4%).
Saldo imprese, il peggiore da 10 anni - Dall'indagine di Unioncamere, però, emerge anche che il saldo tra aperture e chiusure di imprese nel terzo trimestre è stato pari a +12.934 unità; si tratta del più basso della serie degli ultimi dieci anni. A determinarlo 76.942 iscrizioni di nuove imprese (+1.923 rispetto allo stesso trimestre 2012) e 64.008 cessazioni di esistenti (+3.498 unità sull'anno scorso).
Commercio, costruzioni e ristorazione sono gli ambiti preferiti - I settori in cui gli under 35 sembrano individuare le maggiori possibilità di successo sono quelli del commercio (dove opera il 20,5% delle neo-imprese giovanili), delle costruzioni (9,4%) e dei servizi di ristorazione (5,6%). Nella grande maggioranza dei casi (il 76,8%) si tratta di imprese individuali, la forma più semplice, ma anche la più fragile, per operare sul mercato; il 15,6% ha scelto invece la forma della società di capitale, più idonea - viene sottolineato - a sostenere progetti di sviluppo anche ambiziosi.
Da un punto vista territoriale, è Vibo Valentia (con una incidenza del 16,8% di imprese giovanili sul totale) la provincia a maggior tasso imprenditoriale under-35; ultima è invece Trieste (con solo il 7,4%).
Saldo imprese, il peggiore da 10 anni - Dall'indagine di Unioncamere, però, emerge anche che il saldo tra aperture e chiusure di imprese nel terzo trimestre è stato pari a +12.934 unità; si tratta del più basso della serie degli ultimi dieci anni. A determinarlo 76.942 iscrizioni di nuove imprese (+1.923 rispetto allo stesso trimestre 2012) e 64.008 cessazioni di esistenti (+3.498 unità sull'anno scorso).