L'istituto nazionale di statistica: i compensi orari restano fermi sul mese. Crescono comunque dell'1,5% rispetto ad agosto 2012. In attesa di rinnovo del contratto 6,8 milioni di lavoratori, sempre di più nel settore privato. I DATI
Ferme le retribuzioni di agosto rispetto a luglio, in salita comunque dell'1,5% in un anno, più di quanto sia aumentata l'inflazione. Secondo le ultime rilevazioni Istat, a crescere sono stati i compensi dei dipendenti privati, specie del settore alimentare. Quasi 7 milioni i lavoratori in attesa di rinnovo del contratto, in netto aumento rispetto ad agosto 2012 nel privato.
L'indice delle retribuzioni orarie - Ad agosto non è aumentata né diminuita la retribuzione contrattuale media sul mese. Ma c'è stata una crescita dell'1,5% rispetto ad agosto 2012. Un andamento che è superiore al +1,2% registrato dal tasso di inflazione. L'ha calcolato l'Istat, che segnala come nel complesso, nei primi otto mesi del 2013, l'indice è salito dell'1,5% sul corrispondente periodo del 2012.
I settori - In un anno i compensi dei dipendenti del settore privato sono cresciuti dell'1,9%. Mentre non cambiano quelli della pubblica amministrazione. Quanto ai settori, sul podio ci sono alimentari, bevande e tabacco (4,4%), seguiti da agricoltura (3,2%), pubblici esercizi e alberghi (2,9%). Nessun incremento in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
I contratti da rinnovare - Dati Istat alla mano, alla fine di agosto 2013 il 47,6% dei lavoratori dipendenti è interessato dai contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica, che corrispondono al 46,1% del monte retributivo osservato. Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese sono stati recepiti due accordi mentre nessuno è scaduto.
La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è di 6,8 milioni, il 52,4% nel totale dell'economia, in lieve calo rispetto a luglio (52,7). Nel solo settore privato è del 38,5%, in leggera diminuzione dal 38,9% di luglio ma in decisa crescita dall'8,6% di agosto 2012. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 27 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 14,1 mesi per quelli del privato.
L'indice delle retribuzioni orarie - Ad agosto non è aumentata né diminuita la retribuzione contrattuale media sul mese. Ma c'è stata una crescita dell'1,5% rispetto ad agosto 2012. Un andamento che è superiore al +1,2% registrato dal tasso di inflazione. L'ha calcolato l'Istat, che segnala come nel complesso, nei primi otto mesi del 2013, l'indice è salito dell'1,5% sul corrispondente periodo del 2012.
I settori - In un anno i compensi dei dipendenti del settore privato sono cresciuti dell'1,9%. Mentre non cambiano quelli della pubblica amministrazione. Quanto ai settori, sul podio ci sono alimentari, bevande e tabacco (4,4%), seguiti da agricoltura (3,2%), pubblici esercizi e alberghi (2,9%). Nessun incremento in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
I contratti da rinnovare - Dati Istat alla mano, alla fine di agosto 2013 il 47,6% dei lavoratori dipendenti è interessato dai contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica, che corrispondono al 46,1% del monte retributivo osservato. Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese sono stati recepiti due accordi mentre nessuno è scaduto.
La quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è di 6,8 milioni, il 52,4% nel totale dell'economia, in lieve calo rispetto a luglio (52,7). Nel solo settore privato è del 38,5%, in leggera diminuzione dal 38,9% di luglio ma in decisa crescita dall'8,6% di agosto 2012. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 27 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 14,1 mesi per quelli del privato.