Rivoluzione nella stampa statunitense. Lo storico quotidiano, autore di scoop storici come quello del "Watergate", venduto per 250 milioni di dollari. Il fondatore e proprietario del colosso dell'e-commerce sarà singolo investitore
Svolta per il Washington Post. Il quotidiano autore di scoop storici, quali quello del Watergate, passa a sorpresa di mano: ad acquistarlo il fondatore e amministratore delegato di Amazon, Jeff Bezos, che così mette fine all'era della famiglia Graham, alla quale il Washington Post ha fatto capo per quattro generazioni. Bezos pagherà 250 milioni di dollari per il Washington Post e le pubblicazioni affiliate alla società Washington Post Co. Amazon non ha alcun ruolo nell'acquisto, effettuato da Bezos come singolo individuo e che diventerà il solo proprietario del gruppo quando la vendita sarà ultimata, probabilmente nei prossimi 60 giorni.
La società Wahington Post Co. cambierà nome, non è ancora chiaro quale assumerà. ''Ogni membro della famiglia era scioccato alla sola idea di una vendita. Ma quando l'ipotesi di una transazione con Jeff Bezos ha preso piede, i sentimenti sono cambiati. Il Post - afferma Donald Graham, amministratore delegato della società - sarebbe sopravvissuto e avrebbe continuato a essere redditizio per un prevedibile futuro sotto l'attuale proprietà. Ma non vogliamo solo sopravvivere. Non dico che questo assicura il successo ma aumenta le nostre chance di successo''.
L'accordo è giunto a sorpresa: pochi erano al corrente di trattative in corso per la vendita. Nell'ultimo decennio il quotidiano non è scampato alle difficoltà finanziarie che hanno colpito l'industria dei quotidiani e le società dei media tradizionali. L'ascesa di internet e l'epocale cambio dalla carta alla tecnologia digitale hanno aumentato la concorrenza a scapito delle societa' dei media tradizionali, innescando un'ondata di fusioni, bancarotte e un processo di consolidamento fra le società di carta stampata e quelle di broadcasting.
La divisione dei quotidiani del Washington Post Co, di cui il Washington Post rappresenta la quota maggiore, ha accusato un calo dei ricavi operativi del 44% negli ultimi sei anni. Proprio le difficoltà finanziarie hanno spinto il consiglio di amministrazione della società a considerare la vendita. Un processo avviato nel massimo riserbo e affidato alla società di investimento Allen & Co.
La società Wahington Post Co. cambierà nome, non è ancora chiaro quale assumerà. ''Ogni membro della famiglia era scioccato alla sola idea di una vendita. Ma quando l'ipotesi di una transazione con Jeff Bezos ha preso piede, i sentimenti sono cambiati. Il Post - afferma Donald Graham, amministratore delegato della società - sarebbe sopravvissuto e avrebbe continuato a essere redditizio per un prevedibile futuro sotto l'attuale proprietà. Ma non vogliamo solo sopravvivere. Non dico che questo assicura il successo ma aumenta le nostre chance di successo''.
L'accordo è giunto a sorpresa: pochi erano al corrente di trattative in corso per la vendita. Nell'ultimo decennio il quotidiano non è scampato alle difficoltà finanziarie che hanno colpito l'industria dei quotidiani e le società dei media tradizionali. L'ascesa di internet e l'epocale cambio dalla carta alla tecnologia digitale hanno aumentato la concorrenza a scapito delle societa' dei media tradizionali, innescando un'ondata di fusioni, bancarotte e un processo di consolidamento fra le società di carta stampata e quelle di broadcasting.
La divisione dei quotidiani del Washington Post Co, di cui il Washington Post rappresenta la quota maggiore, ha accusato un calo dei ricavi operativi del 44% negli ultimi sei anni. Proprio le difficoltà finanziarie hanno spinto il consiglio di amministrazione della società a considerare la vendita. Un processo avviato nel massimo riserbo e affidato alla società di investimento Allen & Co.