Alla fine del primo trimestre del 2013, il rapporto debito/Pil del nostro Paese si attestava al 130,3%, subito dopo il 160,5% di Atene. Nei tre mesi precedenti era al 127%. Seguono Portogallo e Irlanda
Alla fine del primo trimestre dell'anno in corso il debito/Pil italiano si attestava al 130,3%, secondo solo a quello della Grecia, pari al 160,5%. Lo rende noto Eurostat. L'Italia aveva chiuso il 2012 con un debito/Pil al 127,0%. Per fine 2013 la stima del governo, che risale ad aprile, è pari al 130,4%.
Per quanto riguarda l'Europa, a fine marzo il debito/pil della zona euro sale al 92,2% rispetto al 90,6% di fine 2012, mentre nell'intera Ue il rapporto passa a 85,9% da 85,2%. Poco dopo l'Italia si collocano Portogallo (127,2%) e Irlanda (125,1%). La Germania si attesta all'81,2%, la Francia al 91,9%, la Spagna e la Gran Bretagna all'88,2. I balzi maggiori, comparando fine marzo 2013 e fine marzo 2012, sono quelli di Grecia (24,1 punti percentuali), Irlanda (18,3), Spagna (15,2) e Portogallo (14,9). Per l'Italia il rialzo nel periodo è di 6,5 punti percentuali.
Per quanto riguarda l'Europa, a fine marzo il debito/pil della zona euro sale al 92,2% rispetto al 90,6% di fine 2012, mentre nell'intera Ue il rapporto passa a 85,9% da 85,2%. Poco dopo l'Italia si collocano Portogallo (127,2%) e Irlanda (125,1%). La Germania si attesta all'81,2%, la Francia al 91,9%, la Spagna e la Gran Bretagna all'88,2. I balzi maggiori, comparando fine marzo 2013 e fine marzo 2012, sono quelli di Grecia (24,1 punti percentuali), Irlanda (18,3), Spagna (15,2) e Portogallo (14,9). Per l'Italia il rialzo nel periodo è di 6,5 punti percentuali.