Musica online, ora ci prova anche Twitter

Economia
Anche in Italia è boom dei servizi che permettono di ascoltare musica in streaming su qualsiasi dispositivo - Getty Images
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Il servizio di microblogging presenta un servizio di "music-discovery" integrato con iTunes e Spotify. Un mercato che si va affollando: da Apple a Google, passando per Microsoft, tutti i big del web sono pronti a scommettere sullo streaming online.

Per ora è stato lanciato solo in sei paesi. E tra questi non c'è l'Italia, ma se non altro se ne possono conoscere le funzionalità. Il tanto atteso Twitter Music si presenta come un'innovativa applicazione disponibile sia per dispositivi mobili che per il web. Grazie alla recente acquisizione di We Are Hunted, Twitter potrà così offrire un servizio in grado di far scoprire le tracce più popolari online, ma anche di suggerirne di personalizzate per ciascun iscritto. Insomma, si tratta di un vero e proprio servizio di "music-discovery", integrato con i principali servizi di download (iTunes) e streaming online (Spotify e Rdio). In questo modo Twitter cerca di guadagnare terreno sui concorrenti, in un momento in cui i consumi musicali stanno nuovamente cambiando.

I dati del mercato - Negli Stati Uniti il sorpasso è avvenuto da tempo. In Italia potrebbe essere solo questione di mesi. Secondo il rapporto 2012 della FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana), il digitale rappresenta ormai il 45% del mercato musicale del Belpaese. I supporti fisici vendono ancora molto (55%), ma il loro trend è in discesa da tempo: nel 2012 i Cd hanno fatto registrare un calo del 22%, mentre è cresciuto il download di album e singoli (+25%). Ma, come si può vedere dal grafico sotto, la nuova gallina dalle uova d'oro è un'altra: i servizi che offrono interi cataloghi in streaming, sia in versione gratuita (con pubblicità) che dietro pagamento di un abbonamento.

Di fronte a questi dati è facile capire perché il mercato dello streaming diventi sempre più affollato. Non solo da parte di startup innovative come Deezer e Spotify (la prima presente da molto in Italia, la seconda arrivata di recente), ma anche dei colossi hi-tech pronti a buttarsi nella mischia con diversi nuovi servizi.

iRadio per Apple? - Dopo aver dato uno scossone a tutto il mercato con la creazione di iTunes (il primo negozio online di successo per il download), Apple è stata per molti anni ferma sul fronte musicale (se si esclude il lancio, non proprio di successo, di Ping). Ora, invece, secondo quanto riportano diverse testate, il colosso di Cupertino sarebbe pronto a lanciare entro la fine dell'anno una sorta di iRadio. E, cioè, un servizio di streaming musicale da abbinare al suo store online. Apple sarebbe già in contatto con le major per la negoziazione dei diritti; l'annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a breve. Ad ogni modo, come spiegano gli analisti, l'azienda di Steve Jobs non dovrebbe lanciare un servizio in abbonamento alla Spotify (che andrebbe ad erodere il business del download in cui è leader assoluta). Molto probabilmente andrà più verso un'applicazione alla Pandora, la radio personalizzata che tanto successo sta avendo negli Stati Uniti.

Google a tutta YouTube
- Se è vero, come ha rilevato un recente studio di Nielsen, che i teenager ormai ascoltano le loro tracce preferite per lo più su YouTube, Google dovrebbe essere già in pole position nel nuovo scenario della musica online. Ma molti analisti si aspettano nuove mosse anche da parte di Big G: secondo Fortune, il colosso di Mountain View sarebbe pronto ad affiancare lo streaming gratuito su YouTube con nuovi servizi a pagamento che permetterebbero, ad esempio, di saltare la pubblicità e accedere a funzionalità extra.

Microsoft punta su Xbox
- Dopo il fallimento di Zune (il lettore di mp3 annunciato come l'anti-iPod), Microsoft ha deciso di puntare sul proprio brand di punta per scendere in campo nel settore della musica digitale. E così dallo scorso ottobre ha lanciato Xbox Music, disponibile non solo sulla console di gioco, ma anche sugli ultimi tablet, smartphone e computer che girano su Windows 8. Xbox Music mette a disposizione lo streaming gratuito (con pubblicità) di oltre 30 milioni di tracce; è anche disponibile nella versione premium attraverso un pass da 9,99 euro al mese.

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