Cipro, il parlamento boccia il piano di prelievo forzoso

Economia

Contro il progetto di salvataggio concordato con l'Eurogruppo che prevedeva come garanzia anche la misura sui depositi bancari, hanno votato in 36, 19 gli astenuti. La Bce: "Garantiremo liquidità nel rispetto delle regole"

Il Parlamento cipriota ha respinto l'ipotesi di un prelievo forzoso sui depositi bancari, indispensabile per accedere agli aiuti di Ue e Fmi. Su 56 parlamentari, i voti contrari sono stati 36 e 19 le astensioni. Un deputato era assente.
In precedenza lo speaker del Parlamento, il socialista Yiannakis Omirou, aveva invitato i parlamentari a votare contro il salvataggio "ricattatorio" dell'Unione europea. "Ci può essere una sola risposta: no al ricatto". "Questa decisione non è altro che una rapina dei depositi bancari". "La nostra richiesta - ha detto Omirou - dev'essere che questo accordo va rinegoziato. Se approviamo questa tassa non ci sara' piu' nessun investitore estero che lascera' da noi i suoi soldi".
Prima del voto anche il presidente, Nicos Anastasiades aveva annunciato la decisione del principale partito di governo di astenersi e il ministro delle Finanze, Michakis Sarris aveva smentito le voci di dimissioni.
Il presidente Anastasiades ha convocato a sorpresa i leader dei partiti per un vertice di emergenza, che si terrà nella mattina di mercoledì 20 marzo. La riunione, si legge in un comunicato della presidenza, servirà "a esaminare un piano alternativo per risolvere la situazione che potrebbe emergere dagli sviluppi del voto parlamentare". Secondo quanto riferiscono fonti ben informate il tentativo dei ciprioti, a questo punto, sarà di provare a rinegoziare l'accordo con la troika.

Bce: "Garantiremo liquidità nelle regole" - Intanto a Cipro la tensione è alle stelle. La polizia oggi ha presidiato in forze il Parlamento e le ambasciate, dopo che lunedì 18 marzo un manifestante era riuscito ad ammainare la bandiera dalla rappresentanza tedesca. Sono rimaste chiuse le banche dell'isola che riapriranno solo giovedì 21, per evitare una corsa a prelevare denaro dai depositi.
Non mancano le reazioni internazionali. La Bce prende atto della decisione del parlamento cipriota e resta in contato con i partner della Troika, si legge  in una nota in cui "conferma l'impegno a garantire la liquidità necessaria entro il quadro delle regole previste" .

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