Bankitalia: "Niente bonus ai manager con conti in rosso"

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Via Nazionale ricorda che le banche che hanno chiuso il 2012 in perdita non devono riconoscere premi ai dirigenti. Divieto da non aggirare neanche con aumenti di stipendio. Intanto dalla Bce arriva un nuovo allarme sull'occupazione

I manager delle banche che hanno chiuso il 2012 con i conti in rosso non dovrebbero ricevere bonus. A dirlo è Bankitalia, che avverte anche gli istituti di credito di non tentare di "aggirare" la misura attraverso aumenti dello stipendio fisso o del variabile negli anni successivi. La Banca d'Italia, si legge nel documento di vigilanza, "si attende - per il complesso del sistema - una significativa riduzione della remunerazione variabile".

"Per le banche che hanno adottato piani di incentivazione basati su un periodo annuale di valutazione della performance e che chiudono l'esercizio 2012 in perdita o con un risultato di gestione negativo", prosegue Palazzo Koch, "una corretta applicazione delle Disposizioni non consente di riconoscere o pagare bonus a valere sui risultati dell'esercizio 2012" per i massimi dirigenti, laddove per il restante personale va contemplata "almeno una significativa riduzione del bonus anche nel caso in cui siano stati raggiunti gli obiettivi di performance individuale e della business uniti di appartenenza".

Le indicazioni di Via Nazionale arrivano lo stesso giorno in cui dalla Banca centrale europeo si segnala un nuovo allarme per la disoccupazione giovanile: "Sono necessarie altre riforme per creare nuove opportunità di occupazione: i governi agiscano" viene detto dall'Eurotower nel suo bollettino mensile. Necessario, dicono da Francoforte, riformare il mercato del lavoro e fare le liberalizzazioni. La Bce scrive inoltre che "le condizioni del mercato  del lavoro nell'area dell'euro si sono ulteriormente deteriorate negli ultimi trimestri, a causa della debole attività economica e degli aggiustamenti del mercato del lavoro in corso in diversi paesi dell'area".

In dettaglio, nel terzo trimestre del 2012 le ore totali lavorate sono diminuite dello 0,2 per cento, in linea con la flessione osservata nei tre trimestri precedenti. A livello settoriale, la Bce osserva una brusca diminuzione delle ore lavorate nel comparto delle costruzioni e nell'industria (al netto delle costruzioni), mentre si  registra un debole aumento nei servizi. "Nello stesso periodo - ricorda l'Eurotower - anche il numero di occupati è diminuito, dopo essere rimasto stabile nel periodo precedente." "Le indagini sull'occupazione indicano che è probabile che la creazione di nuovi posti di lavoro si sia ulteriormente ridotta nel quarto trimestre del 2012 e agli inizi del 2013, riflettendo  principalmente la contrazione dell'attività economica registrata  nell'area dell'euro". conclude la Bce.

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