Si preannuncia una giornata impegnativa per banche, uffici postali e Caf. La tassa sulla casa dovrebbe portare un gettito di circa 15 miliardi di euro, che sommati ai 9 pagati a giugno in acconto porterebbero l'incasso a 23-24 miliardi di euro
Appuntamento in cassa lunedì 17 dicembre per l'Imu. Il saldo della tassa sulla casa dovrebbe portare un gettito di circa 15 miliardi di euro, che sommati ai 9 pagati a giugno in acconto porterebbero l'incasso a 23-24 miliardi di euro, un po' più rispetto ai 21 che erano stati stimati nel Salva-Italia. Per il saldo dell'imposta si arriverà in alcuni casi a pagare anche il doppio rispetto all'acconto e "tre italiani su cinque sono ricorsi ai risparmi realizzati negli scorsi anni per pagare l'imposta sulla prima casa", rileva la Confedilizia. Secondo i calcoli della Cgil, invece, tra l'Imu e i rincari delle bollette, la spesa per la casa supera ormai il 31% del budget delle famiglie e per 3 milioni di nuclei supera addirittura il 40% del reddito disponibile creando "seri disagi".
Le associazioni dei proprietari riunite nel Coordinamento Unitario (Arpe-Federproprietà, Confappi, Uppi) in uno studio elaborato con Eures calcolano per l'Imu un gettito complessivo di 23,4 miliardi e una spesa media a famiglia di 1.216 euro, a fronte dei 437 del 2011, con un aggravio di costi dunque pari a circa 780 euro.
Il 17 dicembre dunque si preannuncia una giornata impegnativa alle banche, agli uffici postali e ai Centri di Assistenza Fiscale. Chi per qualsiasi motivo non riuscisse a saldare l'Imu entro la scadenza potrà comunque pagare la tassa sugli immobili nei giorni successivi con una mini-sanzione. Il cosiddetto 'ravvedimento operoso' fa sì che la multa per il ritardo sia pari allo 0,2% per ogni giorno che passa per i primi 14 giorni; dal 15/o giorno di ritardo fino al 30/o la sanzione è del 3%. A questo si dovranno aggiungere gli interessi legali per il ritardo (il tasso annuale in questo caso è del 2,5%). Con sanzioni leggermente più salate si può pagare con il ravvedimento anche oltre a un mese dopo.
Confedilizia, la confederazione dei proprietari di casa, evidenzia che molti per pagare l'Imu dovranno dar fondo ai risparmi. "Per le case affittate è la generalità dei proprietari che è ricorsa ai risparmi passati, dato l'azzeramento dei redditi da locazione e dal mancato pagamento dei canoni a causa della crisi", dichiara il presidente Corrado Sforza Fogliani, secondo il quale "occorre che l'Imu sia il tema centrale della prossima campagna elettorale".
Le associazioni dei proprietari riunite nel Coordinamento Unitario (Arpe-Federproprietà, Confappi, Uppi) in uno studio elaborato con Eures calcolano per l'Imu un gettito complessivo di 23,4 miliardi e una spesa media a famiglia di 1.216 euro, a fronte dei 437 del 2011, con un aggravio di costi dunque pari a circa 780 euro.
Il 17 dicembre dunque si preannuncia una giornata impegnativa alle banche, agli uffici postali e ai Centri di Assistenza Fiscale. Chi per qualsiasi motivo non riuscisse a saldare l'Imu entro la scadenza potrà comunque pagare la tassa sugli immobili nei giorni successivi con una mini-sanzione. Il cosiddetto 'ravvedimento operoso' fa sì che la multa per il ritardo sia pari allo 0,2% per ogni giorno che passa per i primi 14 giorni; dal 15/o giorno di ritardo fino al 30/o la sanzione è del 3%. A questo si dovranno aggiungere gli interessi legali per il ritardo (il tasso annuale in questo caso è del 2,5%). Con sanzioni leggermente più salate si può pagare con il ravvedimento anche oltre a un mese dopo.
Confedilizia, la confederazione dei proprietari di casa, evidenzia che molti per pagare l'Imu dovranno dar fondo ai risparmi. "Per le case affittate è la generalità dei proprietari che è ricorsa ai risparmi passati, dato l'azzeramento dei redditi da locazione e dal mancato pagamento dei canoni a causa della crisi", dichiara il presidente Corrado Sforza Fogliani, secondo il quale "occorre che l'Imu sia il tema centrale della prossima campagna elettorale".