Una nota dell'agenzia sottolinea che in Italia "è essenziale proseguire sulla strada delle riforme". E ritiene che una larga maggioranza del Pd sia favorevole a realizzare "l'agenda del governo". I tassi sui titoli di Stato scendono minimi dal 2010
Le recenti turbolenze politiche, con le annunciate dimissioni del presidente del consiglio Mario Monti, hanno un impatto limitato sul rating sovrano italiano. A dirlo, in una nota dedicata alla situazione politica del paese, è l'agenzia di rating Moody's. "Il grosso dell'agenda di riforma Monti, in particolare la riforma del mercato del lavoro e le liberalizzazioni nel settore servizi sono già passate attraverso il parlamento" si legge nella nota. Moody's ha attualmente un rating Baa2 sull'Italia (due gradini sopra il livello 'junk') con outlook negativo. Secondo l'agenzia, per l'Italia sarà "essenziale" la continuazione sulla strada dell'agenda Monti, per il mantenimento della solidità finanziaria del paese nel contesto della crisi debitoria della zona euro.
Per Moody's proseguire sulla via delle riforme - "Ci aspettiamo che la nuova amministrazione si atterrà a gran parte dei punti fondamentali della Legge di stabilità di Monti, compreso il vincolo del pareggio di bilancio strutturale e il ribilanciamento di prelievo e spesa a favore della crescita, attraverso la riduzione del peso delle tasse sul reddito e una migliore gestione della spesa pubblica" dice l'agenzia, sottolineando come la Legge di stabilità 2013 dovrebbe comunque ottenere il voto favorevole in parlamento da parte del centrodestra, nonostante sia stato quest'ultimo a innescare le dimissioni del premier. "Sebbene le prospettive di crescita dell'economia italiana siano state riviste al ribasso e la recessione si protrarrà probabilmente anche nel 2013, il budget punta a ridurre ulteriormente il deficit all'1,8% del pil nel 2013 dal 2,6% di quest'anno" scrive l'agenzia.
Una larga maggioranza del Pd può fare le riforme - Moody's rileva, sulla base dei recenti sondaggi, l'ampio margine di vantaggio per il centrosinistra e le "basse" possibilità di vittoria per Silvio Berlusconi alle prossime elezioni politiche di febbraio. E afferma di ritenere che il leader del Pd Pier Luigi Bersani - qualora designato nuovo capo del governo - manterrà un programma politico orientato alle riforme. "Una forte maggioranza parlamentare del Pd contribuirebbe all'efficacia della realizzazione dell'agenda di riforma del governo" spiega Moody's. Un'efficacia - ragiona l'agenzia - che sarebbe garantita anche nel caso di un ritorno di Mario Monti alla guida del governo, sia come candidato della forze centriste sia nel caso di un nuovo esecutivo tecnico sostenuto dal centrosinistra.
Tassi sui titoli di stato al minimo dal 2010 - Intanto arrivano buone notizie dal Tesoro, che ha venduto tutti i 3,5 miliardi di euro del nuovo Btp a 3 anni con tassi ai minimi da ottobre 2010. Il rendimento medio è sceso al 2,50% dal 2,64% dell'asta del 14 novembre. Il rapporto tra domanda e offerta è stato di 1,36 contro 1,50 del collocamento di novembre. Il Tesoro ha anche assegnato 729 milioni di euro - contro un target massimo di 750 milioni - del Btp 2026 (dodicesima tranche) con un rendimento medio del 4,75% e un rapporto di copertura di 1,98.
Per Moody's proseguire sulla via delle riforme - "Ci aspettiamo che la nuova amministrazione si atterrà a gran parte dei punti fondamentali della Legge di stabilità di Monti, compreso il vincolo del pareggio di bilancio strutturale e il ribilanciamento di prelievo e spesa a favore della crescita, attraverso la riduzione del peso delle tasse sul reddito e una migliore gestione della spesa pubblica" dice l'agenzia, sottolineando come la Legge di stabilità 2013 dovrebbe comunque ottenere il voto favorevole in parlamento da parte del centrodestra, nonostante sia stato quest'ultimo a innescare le dimissioni del premier. "Sebbene le prospettive di crescita dell'economia italiana siano state riviste al ribasso e la recessione si protrarrà probabilmente anche nel 2013, il budget punta a ridurre ulteriormente il deficit all'1,8% del pil nel 2013 dal 2,6% di quest'anno" scrive l'agenzia.
Una larga maggioranza del Pd può fare le riforme - Moody's rileva, sulla base dei recenti sondaggi, l'ampio margine di vantaggio per il centrosinistra e le "basse" possibilità di vittoria per Silvio Berlusconi alle prossime elezioni politiche di febbraio. E afferma di ritenere che il leader del Pd Pier Luigi Bersani - qualora designato nuovo capo del governo - manterrà un programma politico orientato alle riforme. "Una forte maggioranza parlamentare del Pd contribuirebbe all'efficacia della realizzazione dell'agenda di riforma del governo" spiega Moody's. Un'efficacia - ragiona l'agenzia - che sarebbe garantita anche nel caso di un ritorno di Mario Monti alla guida del governo, sia come candidato della forze centriste sia nel caso di un nuovo esecutivo tecnico sostenuto dal centrosinistra.
Tassi sui titoli di stato al minimo dal 2010 - Intanto arrivano buone notizie dal Tesoro, che ha venduto tutti i 3,5 miliardi di euro del nuovo Btp a 3 anni con tassi ai minimi da ottobre 2010. Il rendimento medio è sceso al 2,50% dal 2,64% dell'asta del 14 novembre. Il rapporto tra domanda e offerta è stato di 1,36 contro 1,50 del collocamento di novembre. Il Tesoro ha anche assegnato 729 milioni di euro - contro un target massimo di 750 milioni - del Btp 2026 (dodicesima tranche) con un rendimento medio del 4,75% e un rapporto di copertura di 1,98.