"L'azienda è in ottima forma" assicura l'ad del Lingotto. Il patron della Tod's contro i dirigenti: "Chiacchieroni improvvisati". Sindacati convocati il 25 settembre da Fornero e Passera. Angeletti a SkyTG24: "L'incontro sarà inutile"
Botta e risposta senza esclusione di colpi tra Sergio Marchionne e Diego Della Valle. Per il patron di Tod's i dirigenti della Fiat sono "chiacchieroni improvvisati", mentre l'ad del Lingotto lo invita a "non rompere le scatole" (VIDEO). Polemica sulla quale tenta di gettare acqua Luca Cordero di Montezemolo, secondo cui "siccome parliamo di persone di qualità, spero ci sia un confronto serio e non fatto di polemiche né di battute". Intanto il governo convoca i sindacati per martedì 25 settembre per affrontare il caso Fiat, anche se dai rappresentanti dei lavoratori non sembra esserci ottimismo sull'esito dell'incontro. "Non servirà a nulla" dice lapidario Luigi Angeletti.
Marchionne: "Confermo l'impegno in Italia"- L'amministratore delegato di Fiat intervenendo all'Unione Industriale di Torino ribadisce il proprio impegno in Italia ma insiste affinché il governo rimuova le zavorre che frenano la produttività. "Come la più grande impresa privata italiana - ha sottolineato - faremo tutto il possibile per contribuire alla risoluzione dei temi in agenda". Tra questi, secondo il manager, ci sono i freni che bloccano il Paese. "Il Governo deve fare la sua parte per rimuovere quelle zavorre che stanno ancorando il nostro Paese al passato", ha affermato smentendo una volta per tutte la vendita dell'Alfa Romeo.
Poi un'ammissione: "Ho cercato costantemente di coinvolgere in questi 8 anni un partner straniero per la Fiat e non ci sono riuscito. In questo ho fallito". Nonostante la mancanza di partner tuttavia, Marchionne ha evidenziato come l'azienda "non sia malata. La Fiat nel suo insieme è sana e in ottima forma" e ha confermato gli obiettivi del 2012: ricavi superiori a 77 miliardi di euro, utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi.
Marchionne a Della Valle: non rompa - Infine, la stoccata a Diego Della Valle e a Maurizio Landini. Al primo che ha parlato dei vertici della Fiat come di "improvvisati" che raccontano "cose di una banalità tale che l'indisponenza nasce dal fatto che ci si vuole prendere in giro con argomenti neanche tanto convincenti", Marchionne ha risposto, senza tanti giri di parole, di smetterla di rompere le scatole. "Non parliamo di gente che fa borse, io faccio vetture. Quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango. La smetta di rompere le scatole" la replica dell'ad di Fiat patron della Tod’s.
Al leader della Fiom, che auspica un futuro tedesco per l'Alfa, ha detto che "il fatto di attaccarsi allo straniero come al salvatore dell'Italia è la più grande pirlata che abbia mai sentito in vita mia".
Il nuovo affondo di Della Valle - Le parole di Marchionne arrivano dopo il nuovo affondo del patron della Tod’s Diego Della Valle contro i vertici della Fiat (qualche giorno fa aveva dichiarato che il problema di Fiat è il suo amministratore delegato). "Questi improvvisati della Fiat ci vogliono venire a raccontare che in Italia non conviene più fare automobili", "ci si vuole prendere in giro con argomenti non convincenti" ha detto, intervenendo a un convegno dell'università Bocconi a Milano cui partecipa anche Passera. E ancora: non dobbiamo "perdere tempo a sentire dei chiacchieroni che raccontano banalità che possono essere offensive". "In questo Paese – ha aggiunto Della Valle, che negli ultimi giorni ha avuto scambi di opinioni molto polemici con i vertici del Lingotto - non è comodo fare delle critiche: poi c'è sempre il gruppo dei benpensanti, magari in malafede, che dicono che non è il modo di fare, ma chiederei agli operai che devono andare a casa" e che stanno ricevendo lettere che prefigurano la perdita del posto di lavoro "se trovano elegante questo modo di fare".
E al manager, che lo ha apostrofato dicendo che "rompe le scatole" riponde: "Marchionne deve dare le risposte non a Della Valle, ma agli operai che aspettano un posto di lavoro e al governo con cui la Fiat ha preso degli impegni". E aggiunge: le colpe per la situazione della Fiat "le hanno i manager e in questo caso ce l'ha la famiglia Agnelli che a suo tempo ha deciso di abbandonare questo Paese".
Sindacati convocati da Fornero e Passera - Intanto, il premier ha ribadito che l'azienda nell'incontro di sabato non ha chiesto ammortizzatori sociali: "Non è stata chiesta cassa integrazione in deroga, non sono state chieste concessioni finanziarie e non sarebbero state accolte", ha detto Mario Monti (GUARDA IL VIDEO) aggiungendo che il governo è impegnato a creare "condizioni di contesto per favorire la presenza industriale del settore auto in Italia. Siamo impegnati, non in aiuti finanziari, ma a valorizzare il patrimonio di ricerca e innovazione del settore".
Il tutto mentre il governo (Passera e Fornero) incontreranno i sindacati il 24 settembre per discutere delle problematiche del gruppo Fiat. "Bisogna lavorare insieme perché non si persano posti di lavoro" ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a margine di un appuntamento dell'Ocse. "Nessuno pensava che sarebbe bastato un incontro per risolvere la questione Fiat" ha aggiunto. In ogni caso, precisa, "il governo ha assicurato a Fiat piena collaborazione" (VIDEO).
Angeletti a SkyTG24: "Incontro inutile" - L'incontro sulla Fiat, con il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, "ci sarà, ma sarà un incontro inutile perché il governo non ci dirà nulla di più di quello che già sappiamo". Lo ha detto il segretario Uil Luigi Angeletti a SkyTG24. "Noi non chiederemo al governo nulla perché - spiega il segretario- il governo non può fare nulla, se non cose improponibili. Anzi si potrà tramutare in una rappresentazione patetica" (GUARDA IL VIDEO).
Bonanni: "Marchionne pronto a incontrarci" - Parlando a SkyTG24 Raffaaele Bonanni ha inoltre spiegato di aver sentito telefonicamente Marchionne che si sarebbe detto pronto a incontrare i sindacati nei prossimi giorni. "Ho parlato con Marchionne il quale di buon grado accetta un incontro con noi appena torna dell'America. Nei prossimi giorni" ha detto il leader della Cisl. (GUARDA IL VIDEO)
Marchionne: "Confermo l'impegno in Italia"- L'amministratore delegato di Fiat intervenendo all'Unione Industriale di Torino ribadisce il proprio impegno in Italia ma insiste affinché il governo rimuova le zavorre che frenano la produttività. "Come la più grande impresa privata italiana - ha sottolineato - faremo tutto il possibile per contribuire alla risoluzione dei temi in agenda". Tra questi, secondo il manager, ci sono i freni che bloccano il Paese. "Il Governo deve fare la sua parte per rimuovere quelle zavorre che stanno ancorando il nostro Paese al passato", ha affermato smentendo una volta per tutte la vendita dell'Alfa Romeo.
Poi un'ammissione: "Ho cercato costantemente di coinvolgere in questi 8 anni un partner straniero per la Fiat e non ci sono riuscito. In questo ho fallito". Nonostante la mancanza di partner tuttavia, Marchionne ha evidenziato come l'azienda "non sia malata. La Fiat nel suo insieme è sana e in ottima forma" e ha confermato gli obiettivi del 2012: ricavi superiori a 77 miliardi di euro, utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi.
Marchionne a Della Valle: non rompa - Infine, la stoccata a Diego Della Valle e a Maurizio Landini. Al primo che ha parlato dei vertici della Fiat come di "improvvisati" che raccontano "cose di una banalità tale che l'indisponenza nasce dal fatto che ci si vuole prendere in giro con argomenti neanche tanto convincenti", Marchionne ha risposto, senza tanti giri di parole, di smetterla di rompere le scatole. "Non parliamo di gente che fa borse, io faccio vetture. Quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango. La smetta di rompere le scatole" la replica dell'ad di Fiat patron della Tod’s.
Al leader della Fiom, che auspica un futuro tedesco per l'Alfa, ha detto che "il fatto di attaccarsi allo straniero come al salvatore dell'Italia è la più grande pirlata che abbia mai sentito in vita mia".
Il nuovo affondo di Della Valle - Le parole di Marchionne arrivano dopo il nuovo affondo del patron della Tod’s Diego Della Valle contro i vertici della Fiat (qualche giorno fa aveva dichiarato che il problema di Fiat è il suo amministratore delegato). "Questi improvvisati della Fiat ci vogliono venire a raccontare che in Italia non conviene più fare automobili", "ci si vuole prendere in giro con argomenti non convincenti" ha detto, intervenendo a un convegno dell'università Bocconi a Milano cui partecipa anche Passera. E ancora: non dobbiamo "perdere tempo a sentire dei chiacchieroni che raccontano banalità che possono essere offensive". "In questo Paese – ha aggiunto Della Valle, che negli ultimi giorni ha avuto scambi di opinioni molto polemici con i vertici del Lingotto - non è comodo fare delle critiche: poi c'è sempre il gruppo dei benpensanti, magari in malafede, che dicono che non è il modo di fare, ma chiederei agli operai che devono andare a casa" e che stanno ricevendo lettere che prefigurano la perdita del posto di lavoro "se trovano elegante questo modo di fare".
E al manager, che lo ha apostrofato dicendo che "rompe le scatole" riponde: "Marchionne deve dare le risposte non a Della Valle, ma agli operai che aspettano un posto di lavoro e al governo con cui la Fiat ha preso degli impegni". E aggiunge: le colpe per la situazione della Fiat "le hanno i manager e in questo caso ce l'ha la famiglia Agnelli che a suo tempo ha deciso di abbandonare questo Paese".
Sindacati convocati da Fornero e Passera - Intanto, il premier ha ribadito che l'azienda nell'incontro di sabato non ha chiesto ammortizzatori sociali: "Non è stata chiesta cassa integrazione in deroga, non sono state chieste concessioni finanziarie e non sarebbero state accolte", ha detto Mario Monti (GUARDA IL VIDEO) aggiungendo che il governo è impegnato a creare "condizioni di contesto per favorire la presenza industriale del settore auto in Italia. Siamo impegnati, non in aiuti finanziari, ma a valorizzare il patrimonio di ricerca e innovazione del settore".
Il tutto mentre il governo (Passera e Fornero) incontreranno i sindacati il 24 settembre per discutere delle problematiche del gruppo Fiat. "Bisogna lavorare insieme perché non si persano posti di lavoro" ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, a margine di un appuntamento dell'Ocse. "Nessuno pensava che sarebbe bastato un incontro per risolvere la questione Fiat" ha aggiunto. In ogni caso, precisa, "il governo ha assicurato a Fiat piena collaborazione" (VIDEO).
Angeletti a SkyTG24: "Incontro inutile" - L'incontro sulla Fiat, con il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, "ci sarà, ma sarà un incontro inutile perché il governo non ci dirà nulla di più di quello che già sappiamo". Lo ha detto il segretario Uil Luigi Angeletti a SkyTG24. "Noi non chiederemo al governo nulla perché - spiega il segretario- il governo non può fare nulla, se non cose improponibili. Anzi si potrà tramutare in una rappresentazione patetica" (GUARDA IL VIDEO).
Bonanni: "Marchionne pronto a incontrarci" - Parlando a SkyTG24 Raffaaele Bonanni ha inoltre spiegato di aver sentito telefonicamente Marchionne che si sarebbe detto pronto a incontrare i sindacati nei prossimi giorni. "Ho parlato con Marchionne il quale di buon grado accetta un incontro con noi appena torna dell'America. Nei prossimi giorni" ha detto il leader della Cisl. (GUARDA IL VIDEO)