Fiat: impegno a salvaguardare la presenza in Italia
EconomiaE' durato oltre 5 ore il vertice tra Monti e Marchionne. Il Lingotto punta su "export e innovazione". E aggiunge: "Sì a investimenti, ma nel momento idoneo". Il governo: "Lavoro congiunto per rafforzare la competitività"
Fiat si è impegnata con il governo "a salvaguardare la presenza industriale del gruppo in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva soprattutto dalle attività extraeuropee" e a riorientare il business italiano privilegiando l'export.
E' quanto emerge da una nota congiunta di Palazzo Chigi e del gruppo automobilistico, diffusa dopo l'atteso incontro, durato più di cinque ore (qui la cronaca della giornata) , a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Mario Monti, i ministri Corrado Passera, Elsa Fornero, Fabrizio Barca e il sottosegretario Antonio Catricalà, oltre al presidente di Fiat John Elkann e il suo AD Sergio Marchionne.
Privilegiare l'export - "Fiat ha illustrato le proprie stime sull'andamento del mercato automobilistico italiano e internazionale e le prospettive strategiche di sviluppo futuro del gruppo, concentrandosi in particolare su quelle che possono derivare dall'integrazione delle piattaforme di Chrysler e Fiat", spiega il comunicato, sottolineando che "particolare riferimento è stato fatto ai 5 miliardi di investimento realizzato in Italia negli ultimi tre anni". La nota aggiunge che Fiat "è intenzionata a riorientare il proprio modello di business in Italia in una logica che privilegi l'export, in particolare extra-europeo" e si è detta disponibile a valorizzare le competenze delle proprie strutture italiane, come ricerca e innovazione, confermando "la strategia dell'azienda a investire in Italia, nel momento idoneo, nello sviluppo di nuovi prodotti per approfittare pienamente della ripresa del mercato europeo".
Strategie per la competitività - Fiat ha inoltre espresso apprezzamento per l'azione del governo, "che ha giovato alla credibilità dell'Italia e ha posto le premesse, attraverso le riforme strutturali, per il miglioramento della competitività, oltre che per un cambiamento di mentalità idoneo a favorire la crescita". Dal canto suo, "il governo ha apprezzato i risultati che Fiat sta conseguendo a livello internazionale e l'impegno assunto nel corso della riunione a essere parte attiva dello sforzo che il Paese sta portando avanti per superare questa difficile fase economica e finanziaria", aggiunge il comunicato. Governo e Fiat hanno inoltre "concordato di impegnarsi per assicurare nelle prossime settimane un lavoro congiunto utile a determinare requisiti e condizioni per il rafforzamento della capacità competitiva dell'azienda". Per questo sarà costituito un apposito gruppo di lavoro al ministero dello Sviluppo economico per "per individuare gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export del settore automotive".
E' quanto emerge da una nota congiunta di Palazzo Chigi e del gruppo automobilistico, diffusa dopo l'atteso incontro, durato più di cinque ore (qui la cronaca della giornata) , a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Mario Monti, i ministri Corrado Passera, Elsa Fornero, Fabrizio Barca e il sottosegretario Antonio Catricalà, oltre al presidente di Fiat John Elkann e il suo AD Sergio Marchionne.
Privilegiare l'export - "Fiat ha illustrato le proprie stime sull'andamento del mercato automobilistico italiano e internazionale e le prospettive strategiche di sviluppo futuro del gruppo, concentrandosi in particolare su quelle che possono derivare dall'integrazione delle piattaforme di Chrysler e Fiat", spiega il comunicato, sottolineando che "particolare riferimento è stato fatto ai 5 miliardi di investimento realizzato in Italia negli ultimi tre anni". La nota aggiunge che Fiat "è intenzionata a riorientare il proprio modello di business in Italia in una logica che privilegi l'export, in particolare extra-europeo" e si è detta disponibile a valorizzare le competenze delle proprie strutture italiane, come ricerca e innovazione, confermando "la strategia dell'azienda a investire in Italia, nel momento idoneo, nello sviluppo di nuovi prodotti per approfittare pienamente della ripresa del mercato europeo".
Strategie per la competitività - Fiat ha inoltre espresso apprezzamento per l'azione del governo, "che ha giovato alla credibilità dell'Italia e ha posto le premesse, attraverso le riforme strutturali, per il miglioramento della competitività, oltre che per un cambiamento di mentalità idoneo a favorire la crescita". Dal canto suo, "il governo ha apprezzato i risultati che Fiat sta conseguendo a livello internazionale e l'impegno assunto nel corso della riunione a essere parte attiva dello sforzo che il Paese sta portando avanti per superare questa difficile fase economica e finanziaria", aggiunge il comunicato. Governo e Fiat hanno inoltre "concordato di impegnarsi per assicurare nelle prossime settimane un lavoro congiunto utile a determinare requisiti e condizioni per il rafforzamento della capacità competitiva dell'azienda". Per questo sarà costituito un apposito gruppo di lavoro al ministero dello Sviluppo economico per "per individuare gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export del settore automotive".