Visco: "Nel 2013 possibile ripresa, ma serve cautela"

Economia

Secondo il governatore della Banca d'Italia "non bisogna creare aspettative", ma dal prossimo anno potrebbe tornare il segno più. Intano Grilli spiega che non ci sarà bisogno di una manovra aggiuntiva

La ripresa resta un'incognita per l'Italia: secondo stime più 'datate' dovrebbe riaffacciarsi, dopo la recessione dell'anno in corso, nel 2013. Ma le ultime previsioni degli istituti internazionali e nazionali parlano di un segno meno anche il prossimo anno. Così, tra ottimisti (come il ministro allo Sviluppo Corrado Passera che intravede il segno più) e pessimisti, il Governatore dalla Banca d'Italia, Ignazio Visco, durante i lavori del'Ecofin di Cipro, sintetizza: le stime per una ripresa nel 2013 "restano" ma occorre essere "molto cauti e prudenti, non illuderci troppo e creare aspettative". Anche perché i fattori positivi dell'azione Bce e dell'Ue (il programma per l'acquisto dei bond a breve e il fondo salva Stati) "saranno compensati da fattori negativi come ad esempio le tensioni in Medio Oriente". L'Italia ha comunque dalla sua parte una situazione (dei conti) sotto controllo tanto che Visco parla di "sostenibilità" dei conti pubblici anche se questo "non vuole dire abbassare la guardia" andando avanti decisi sulle riforme strutturali. E Visco in questo senso lancia un monito anche in vista delle prossime elezioni: in questa fase i conflitti politici "devono essere ben meditati" poiché se "sono molto forti" possono avere "effetti incerti" sui mercati. Cioé troppa litigiosità sarebbe interpretata dai mercati come instabilità vanificando di fatto tutti gli sforzi recenti per attenuare l'esborso in interessi e, in prospettiva, ridare fiato alla crescita. Unica vera 'medicina' per garantire la sostenibilità dei conti.

Grilli: "Non ci sarà manovra aggiuntiva" - Sostenibilità che intanto viene ribadita dal ministro dell'Economia, Vittorio Grilli. Da Sofia per l'Ecofin il titolare di via XX Settembre ribadisce che l'Italia "non ha bisogno di una manovra aggiuntiva". Cioé: il percorso per il pareggio di bilancio (che si raggiungerà l'anno prossimo) è blindato e già sconta il peggioramento del ciclo economico. Quindi nessuna manovra all'orizzonte per correggere ulteriormente i conti. E c'è anche chi, come Passera, scommette sulla ripresa affidata anche a quello che è stato ribattezzato "decreto Crescita due" e che vedrà la luce entro settembre: "è confermato l'obiettivo di tornare in zona non negativa l'anno prossimo, cosa che non era scontata qualche mese fa".

Il 20 settembre arriva il Documento di Economia e Finanza
- Resta da capire come il Governo tradurrà le diverse stime sulla crescita aggiornando il quadro di previsione con il Documento di Economia e Finanza che dovrebbe esser reso noto il 20 settembre prossimo per costituire poi l'ossatura della prossima legge di Stabilità. Legge che dovrebbe contenere anche indicazioni puntuali sul taglio del debito pubblico e sulle risorse da recuperare con l'ulteriore spending review. Ma il Def potrebbe anche slittare di qualche giorno visto che proprio il 20 l'Istat diffonderà un importante dato per valutare l'andamento dell'economia: l'andamento di fatturato e ordinativi per l'industria italiana in luglio. Tra le stime negative per l'anno prossimo quella di Confindustria che ha rivisto al ribasso il -0,3% iniziale a -0,6%; Bankitalia prevede un -0,2%; l'Fmi prevede un -0,3%. Ma tra gli ottimisti c'è anche il premier, Mario Monti che nei giorni scorsi ha detto: "l'Italia tornerà a crescere nel 2013. Questa è la mia attesa".

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