Fondo salva-stati, ok condizionato della Corte tedesca

Economia
La cancelliera tedesca Angela Merkel

I due rami del Parlamento dovranno essere informati delle decisioni dell'Esm e l’esposizione della Germania non potrà superare i 190 miliardi senza il via libera del Bundestag. Accelerano le Borse europee, cala lo spread. Merkel: “Segnale per l’Europa”

La Corte costituzionale tedesca ha approvato, seppure con alcune condizioni, la creazione del nuovo Fondo salva-Stati Esm e il Patto fiscale definito dai leader europei. Il sì è arrivato dai giudici di Karlsruhe, che hanno sottolineato nel dispositivo come l'impegno economico della Germania debba essere sottoposto a precisi vincoli.
Nel dettaglio, stabilisce che i due rami del Parlamento siano informati delle decisioni dell'Esm e fa sapere che l'esposizione della Germania al fondo salva-stati non deve superare i 190 miliardi di euro senza il via libera del Bundestag, la Camera Bassa.
"La Germania ha dato un segnale forte per l'Europa", ha detto Angela Merkel commentando la sentenza.
La notizia arrivata dalla Germania ha avuto subito ripercussioni sui mercati: lo spread tra il Btp decennale e il Bund è sceso e anche il tasso sul titolo del Tesoro è calato.

La sentenza dei giudici di Karlsruhe - Nella sentenza letta dal presidente Andreas  Vosskuhle, i giudici di Karlsruhe hanno così dato il via libera alla firma da parte del presidente Joachim Gauck degli atti istitutivi del fondo salva-Stati Esm e del patto fiscale purché l'impegno economico della Germania non superi i 190 miliardi. Si tratta di una somma  identica alla quota di capitale dell'Esm sottoscritta dalla Germania, pari al 27,1464% del totale e a 1.900.248 azioni.
La Corte costituzionale ha anche invocato il coinvolgimento dei due rami del Parlamento tedesco nelle future decisioni in merito a Esm e fiscal compact.
Quello della Corte di Karlsruhe, tecnicamente parlando, è un  atto”'urgente” e quindi teoricamente passibile di verifiche e  modifiche. Alla luce del lungo lasso di tempo richiesto dalla  decisione, tuttavia, difficilmente si dovrebbero registrare variazioni significative nella sentenza finale.

Una giornata cruciale per l'Europa - La giornata delicata per il futuro dell'Unione europea era iniziata da Strasburgo, dove José Manuel Barroso ha pronunciato davanti alla plenaria del Parlamento europeo il discorso sullo Stato dell'Unione. "Basta con le risposte frammentarie, non ci devono essere dubbi sull'integrità dell'Unione e sull'irreversibilità dell'Euro”, ha detto Barroso.
In serata dall'Aja arriveranno invece i risultati delle elezioni anticipate in Olanda che dovrebbero portare ad un governo sostenuto da una coalizione “viola” più europeista, ma sempre in chiave “rigorista”, di quella uscente.

Il ricorso alla Corte - L'armatura costruita attorno alla moneta unica era stata impugnata dalla Linke, dall’associazione “Più democrazia” (37 mila cittadini) e, nel weekend scorso, da Peter Gauweiler, esponente della CSU, partito gemello bavarese della Cdu di Frau Merkel. Euroscettico della ultim'ora, Gauweiler aveva chiesto con procedura d'urgenza che la Corte prendesse altro tempo per riconsiderare la legittimità del Patto e dell'Esm alla luce del piano di acquisto dei bond annunciato da Mario Draghi la settimana scorsa.
E se pure i giudici hanno tenuto separati i campi nella loro decisione, annunciando di non voler far passare altro tempo prima di pronunciare la sentenza, pur riservandosi una futura decisione a riguardo, nel dibattito pubblico tedesco i due argomenti continuano a tenere banco. Con insistenza.

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