Merkel: “Dobbiamo salvare Atene a tutti i costi”

Economia
La cancelliera Angela Merkel insieme al primo ministro greco Antonis Samaras

Secondo Der Spiegel la cancelliera sarebbe disposta a tutto per scongiurare l’ipotesi di “un’unione del debito”: “Corriamo il rischio di un effetto domino simile al fallimento di Lehman Brothers”. La Troika intanto incontra il ministro delle Finanze greco

"Dobbiamo trovare una soluzione per la Grecia o corriamo il rischio di un effetto domino simile al fallimento di Lehman Brothers nel 2008”. La cancelliera tedesca Angela Merkel sembra completare definitivamente la sua retromarcia. Dopo le resistenze mostrate all’inizio della crisi – quando sembrava propensa a lasciare Atene al suo destino – ora appare invece più convinta dell’importanza del salvataggio delle finanze greche. È questo quanto emerge da indiscrezioni riportate dal settimanale tedesco Der Spiegel, che riporta alcune considerazioni della Merkel fatte davanti al suo entourage.
Secondo il settimanale a spingere la cancelliera verso questa soluzione sarebbero state anche le possibili ripercussioni sull’economia tedesca in seguito a un default di Atene: il costo di tale scenario per la Germania sarebbe di 62 miliardi di euro.
E così, mentre il premier italiano Monti paventa il nascere di sentimenti anti-tedeschi e arriva a chiedere un vertice straordinario contro i populismi, anche la posizione di Berlino si fa più morbida.

La cancelliera: "Scongiurare un'unione del debito" - Merkel, quindi, intende evitare a ogni costo un'uscita della Grecia dall'euro, continua Der Spiegel, anche per scongiurare l'ipotesi di un"'unione del debito", che in tal caso si potrebbe rendere necessaria per stabilizzare "Paesi problematici come Italia e Spagna". La cancelliera - spiega il sito del settimanale - intende evitare a ogni costo un terzo programma di sostegno per Atene, per la cui approvazione non troverebbe una maggioranza in parlamento. Per scongiurare l'evenienza, il governo tedesco sarebbe invece pronto a rimodulare la concessione degli aiuti già programmati, anticipando somme più consistenti per poi ridurre il volume delle successive tranche.

La Troika incontra il ministro delle Finanze greco - Domenica 9 settembre, intanto, gli uomini della Troika sono attesi ad Atene dal ministro delle Finanze, Giannis Sturnaras, per valutare lo stato dell'attuazione del programma per l'adeguamento di bilancio e le riforme economiche. Il pool di esperti - incaricato da Ue, Fmi e Bce di vigilare sul risanamento dei conti ellenici - è arrivato ad Atene il 7 settembre e una loro relazione è attesa per i primi di ottobre. Relazione da cui dipenderà il proseguimento degli aiuti al Paese: se sarà il caso, la Grecia otterrà così la prossima rata di 31,50 miliardi di euro di prestiti Eu-Fmi.

Lagarde (Fmi): “Azione coordinata su piano Bce per bond” - La numero uno del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, ha ribadito invece l'interesse dell'Fmi ad avere un ruolo nella creazione e nel monitoraggio del piano della Banca centrale europea per l'acquisto di Bond di paesi della zona euro aggiungendo che "la priorità è ora un'attuazione coordinata". In un comunicato la Lagarde afferma che i recenti passi annunciati a livello europeo "spianano la strada per andare avanti".

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