E' Imu la parola più cercata dagli italiani sul web nel 2012

Economia

Circa 40 milioni i potenziali utenti di Internet, 28 milioni quelli realmente attivi al mese, con un aumento del 7,6% rispetto al 2011. E' la fotografia scattata a Trieste nell'ambito della conferenza internazionale "State of the Net"

Internet come luogo dove cercare risposte alle proprie ansie. Sembra proprio così, almeno a giudicare dalle analisi sul ricorso ai motori di ricerca, che segnalano "Imu" come la parola più ricercata in Italia nei primi mesi del 2012, seguita da "Terremoto", o altri vocaboli più di moda come Twitter o Amazon. E' la fotografia dello "stato delle cose" per quanto riguarda la Rete nel nostro Paese illustrata a Trieste venerdì 22 e sabato 23 giugno nell'ambito della conferenza internazionale "State of the Net".

40 milioni i potenziali utenti di Internet Esperti di metriche, social network, open data e di politica in rete si sono dati appuntamento per vedere quanto e come la Grande Rete abbia già modificato il nostro modo di vivere, lavorare, organizzare tempi, spazi e conoscenze. La relazione di apertura della conferenza è stata dedicata alla ricerca di Vincenzo Cosenza, della società di analisi Blogmeter, su usi e abitudini dei 28 milioni mensili di utenti italiani di Internet - su 40 milioni di potenziali utenti - che realmente sono attivi. Un numero in aumento (+7,6%) rispetto al 2011, pari a 14 milioni nel giorno medio.
Cresce il tempo speso online nel giorno medio (un'ora e 21 minuti) ma diminuiscono le pagine viste  per persona (147). A usare la rete sono di più gli uomini (7.587.000) rispetto alle donne 6.211.000; l'età più rappresentata è quella tra 25 e 34 anni.

Si usa Google per cercare Google - I termini più digitati nei motori di ricerca sono Facebook, Youtube, la propria casella di mail, Google (curiosamente si usa Google per cercare Google), il meteo e i giochi. Facebook è il luogo privilegiato di incontro, seguito a grande distanza da Twitter e da Linkedin.

Si cinguetta la sera  e di lunedì - Per quanto riguarda l'utilizzo dei "cinguettii", gli utenti italiani popolano il servizio di microblogging soprattutto la sera, tra le 19 e le 21; il giorno preferito è il lunedì mentre si riposa il sabato. Analizzando 31,5 milioni di tweet inviati a livello nazionale dal 3 aprile al 18 maggio scorsi, sono emersi numeri ma anche emozioni, soprattutto in occasione di eventi particolari. Così, per la bomba di Brindisi emerge anzitutto il disgusto, seguito da tristezza, rabbia, paura.
Al contrario, le emozioni si invertono per il sisma in Emilia (lo speciale). Per la partita della nazionale emerge rabbia seguita da gioia. Un "sottofondo di rabbia", ma liberatorio, continua a serpeggiare anche dopo la vittoria (Euro 2012, lo speciale).

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